La nozione di un’identità di genere originaria o primaria viene spesso messa in discussione nelle pratiche culturali del drag, nel travestimento e nella stilizzazione sessuale, destabilizzando proprio la distinzione tra naturale e artificiale, tra profondità e superficie. Il primo uso documentato della parola drag usato per descrivere attori vestiti con abiti da donna risale al 1870. Acronimo di Dressed Resembling A Girl (vestito come una ragazza), veniva usato per descrivere il travestitismo teatrale maschile. Queen invece potrebbe provenire dall'atteggiamento di finta regalità inscenato durante le esibizioni. Collegato ai termini quean o qwene, che in anglosassone significavano semplicemente "donna", veniva utilizzato per riferirsi a donne promiscue e uomini gay. Considerare però, una "drag queen" un "travestito" è un grosso errore. Non tutti gli artisti drag, infatti, cercano di creare l'illusione dell'altro sesso, e chi lo fa, "si maschera" per un evento specifico o una performance, con lo scopo di intrattenere il pubblico. Mentre un travestito si veste del sesso opposto per feticismo o per emulare una figura femminile specifica, come attrici o cantanti, nella vita di tutti i giorni. ![]() Nella teoria femminista, queste identità sono state, però, considerate degradanti per le donne, che vedevano nel drag e nel travestimento, un’appropriazione stereotipizzata dei ruoli sessuali, pensiamo alle identità lesbiche butch/femme ad esempio. Ma la relazione tra “imitazione” e “originale”, dice Butler, è più complessa di quanto la critica femminista consideri. E' vero che nell'immaginario e nella pratica, il drag, può creare un’immagine unificata della donna, cosa spesso contestata a ragione, ma rivela anche quegli aspetti del genere che vengono falsamente naturalizzati attraverso la finzione regolativa della coerenza eterosessuale. Il travestimento, inteso come progetto d'immagine, rivela che l’identità originale su cui si modella il genere è un’imitazione senza un’origine e i significati di genere, nel travestimento sono comunque de-naturalizzati. Si capisce bene che il genere non può che essere un “atto”, una costruzione in divenire aperta a scissioni, all’auto-parodia, all’autocritica e alle esibizioni iperboliche del naturale. E per un’identità, essere in continua evoluzione, significa non essere né determinata né totalmente arbitraria, come invece, la costruzione culturale della critica femminista, intrappolata nel binarismo del libero arbitrio e del determinismo, affermava in maniera troppo semplicistica. ![]() In Paradigm, un saggio che appartiene alla prima fase del lavoro di Monique Wittig, si considera che il rovesciamento del sistema binario potrebbe inaugurare una sfera culturale caratterizzata da molti sessi. All'interno del saggio facendo riferimento all’Anti-Edipo scrive: per noi non ci sono uno o due sessi ma tanti, tanti sessi quanti sono gli individui. La proliferazione dei sessi, ovviamente, comporta la negazione del sesso in quanto tale, mentre la sedimentazione delle norme di genere produce, invece, il fenomeno di un “sesso naturale” o di una “donna vera”. Se le identità non fossero più fissate, sostiene Butler, e se la politica non fosse più concepita dai presunti interessi di una serie di soggetti, allora, dalle rovine del vecchio, emergerebbe senz’altro una nuova configurazione della politica e dunque una nuova società, inclusiva e più evoluta. gb |
PatriarcatoLo Stato liberale moderno definisce gli uomini e le donne come cittadini uguali di fronte la legge, mentre la società eteronormata li definisce come esseri opposti, descrivendo le donne come casalinghe dedite alla casa e ai figli. Le donne che entrano in politica devono, ancora oggi, lottare per ottenere credibilità, in virtù della loro cittadinanza.. | FemminismoIl Movimento di liberazione della donna si opponeva all'idea degli uomini come classe sessuale dominante, alla violenza sessuale come affermazione del potere maschile sulle donne, e alle immagini mediatiche che dipingono la donna come passiva, frivola e sciocca. E la divisione del lavoro è solo una parte di un processo più generale. |
RuPaul's Drag RaceRuPaul's Drag Race, conosciuto in Italia anche come America's Next Drag Queen, è un reality show statunitense basato sulla competizione tra drag queen. Prodotto dalla World of Wonder è stato ideato nel 2009 da RuPaul che lo conduce ormai da 12 edizioni. Importantissimo per i giochi che deridono le convenzioni sessuali e di genere. | RPDR All Stars RuPaul's Drag Race ha dato vita a vari spin-off, in Italia inediti, come RuPaul's Drag UK e RuPaul's Drag Race All Stars. Trasmesso a livello internazionale, lo show ha ricevuto vari premi, il premio come Miglior reality show ai GLAAD Media Awards 2010, 3 Emmy Awards come Miglior presentatore a RuPaul. 4 nomination ai Critics' Choice Television Award. |
Dragula | Boulet Bros Dragula The Boulet Brothers è un reality show americano di drag queen prodotto da Boulet Brothers Productions. I fratelli Boulet, singolarmente Dracmorda e Swanthula Boulet, hanno sviluppato la serie TV Dragula basandosi sulle loro esperienze professionali nei club, dando vita ad un Carnival Drag in cui la vincitrice più che bella dovrà apparire mostruosa. | House of dragHouse of Drag è una serie televisiva neozelandese prodotta dalla Warner Bros. Ha debuttato nel 2018 ed è presentato dalle drag queen Kita Mean e Anita Wigl'it. Come in Dragula i concorrenti sono sia Drag Queen che Drag King e almeno nella prima stagione, il tono era decisamente ironico, parodico, freaky, come lo spirito delle origini del drag, dove il must era grottesco. |
Negli ultimi trent'anni il termine genere è diventato di uso comune nella letteratura in lingua inglese. Etimologicamente, gender deriva da un'antica radice indoeuropea che significa produrre, da cui per esempio generare, e ha dato poi luogo, in diverse lingue, a parole indicanti la specie o la classe. Nella grammatica inglese si inizia a utilizzare il termine gender per riferirsi a una specifica distinzione sessuale come riporta l'Oxford English Dictionary del XIX secolo.
La lingua, dunque, è un aspetto importante del genere, ma non offre un quadro concettuale coerente. Lingue diverse fanno, infatti, distinzioni diverse. L'inglese, a differenza dell'italiano, in cui gli aggettivi sono declinati al maschile o al femminile, è una lingua relativamente poco connotata rispetto al genere, e come molte lingue ha una classificazione di genere tripartita: maschile, femminile e neutro.
Con lo sviluppo delle scienze sociali, il passo fondamentale è stato quello di spostare l'obiettivo dalla differenza alle relazioni. Il genere, quindi, riguarderebbe soprattutto relazioni sociali, all'interno delle quali agiscono gli individui e i gruppi. Le relazioni di genere includono effettivamente la differenza e la dicotomia ma anche molte altre configurazioni. Le pratiche sociali infatti, talvolta, sottolineano la differenza tra maschile e femminile, per esempio i vestiti premaman; a volte la negano, come in molti contesti lavorativi, altre la complicano, pensiamo, ad esempio, alla moda del terzo genere.

Negli anni 70, a fronte di queste nuove riflessioni, si distinse nettamente il sesso dal genere. Col primo termine ci si riferiva al fatto biologico, ovvero la differenza nell'apparato riproduttore tra maschi e femmine; col secondo ci si riferiva, invece, a questioni sociali, ovvero la differenza tra ruoli maschili e ruoli femminili, oltre alla personalità maschile e femminile. Questa distinzione mise da parte la Biologia - che fin a quel momento veniva usata per giustificare la subordinazione del genere femminile - perché non considerava la sfera del sociale il luogo in cui il genere veniva, effettivamente, prodotto.

La contrapposizione tra sesso e genere, derivata ovviamente da quella più classica di corpo e mente, poteva, e agli inizi la speranza era forte, modificare le aspettative sociali intorno ai ruoli sessuali. Presto però ci si accorse, grazie ad una verifica accurata del 1992 condotta da Rosemary, che il lato maschile veniva più valorizzato dell'altro, suggerendo che le differenze di genere derivino, al contempo, da fattori biologici e da allarmi sociali. Pensiamo, ad esempio, all’osservazione dei bambini nelle scuole da parte di Barrie Thorne in Gender play, 1993; ai lavoratori neri delle miniere in sud Africa e ai loro “matrimoni della miniera” osservati da T. Dunbar Moodie; agli studi di Irina Novikova sul cambiamento del ruolo delle donne nell’Unione Sovietica, dopo la II guerra mondiale, e in Afghanistan.
Oggi esiste un'intera gamma di variazioni di genere. Queste, accuratamente catalogate in L'invenzione dei sessi, 1994. L'autrice, Judith Lorber, ha calcolato che le società occidentali moderne distinguono 5,3 orientamenti sessuali, 5 modi diversi per eseguire il proprio genere, 6 tipi di relazioni e 10 tipi di auto-identificazione. Per questo, un'analisi che vuole essere seria deve avere come assunto il riconoscimento che tutto ciò che riguarda il genere è storicamente determinato. La storia umana, dunque, è anche l'orizzonte del genere.
gb
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Il Genere. | Il Corpo |
Il genere è qualcosa che diamo solitamente per scontato e dicotomia e differenza sono così comuni da sembrare l'ordine naturale delle cose. Tali credenze vengono riconosciute come espressione di differenza naturale e volendo semplificare, gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige (la nostra) impone la relazione sessuale come la base principale della formazione della famiglia. In Oriente vige la stessa struttura? | Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte e diverse, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Persino gli organi riproduttivi esterni che sono ovviamente diversi, pene, clitoride, scroto e labbra, si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo. E l'idea largamente diffusa per cui il testosterone sarebbe un ormone maschile ne è l'esempio più comune.. |
Infanzia | Adolescenza |
Per Butler sarebbe la bisessualità primaria e non la scena edipica della rivalità a produrre il ripudio della femminilità da parte del bambino e l'ambivalenza nei confronti del padre, mettendo in dubbio il primato dell’investimento materno e, di conseguenza, anche l’eterosessualità primaria. E' il tabù dell’omosessualità che crea le predisposizioni eterosessuali che rendono possibile il conflitto edipico. Le predisposizioni non sono fatti sessuali ma effetti prodotti da una legge imposta dalla cultura.. | Il genere non è unidimensionale, né tanto meno uniforme. Può succedere, infatti, che un adolescente sviluppi nello stesso momento due o più strategie di genere diverse l'una dall'altra, e talvolta tra loro in conflitto. Pensiamo a un giocatore di football americano che scrive poesie o a una bomba sexy che studia con accanimento per l'università. Simili conflitti sono molto frequenti nell'adolescenza ma possono continuare anche nell'età adulta. Ci vuole una certa competenza di genere.. |

In Lacan, essere il Fallo e avere il Fallo denotano posizioni sessuali divergenti o non-posizioni all’interno del linguaggio. L’interdipendenza di queste due posizioni richiama la struttura hegeliana della mancata reciprocità tra servo e padrone, in particolare la dipendenza del padrone dal servo nell’istituire la propria identità. Secondo Lacan, che proietta questa scena in un ambito fantasmatico, ogni tentativo di istituire l’identità secondo questa disgiunzione binaria tra essere e avere il fallo conduce ad un fallimento.

La relazione tra i sessi, quindi, è costruita in modo che l’«Io» parlante sia l’effetto mascolinizzato di un processo autonomo e auto-fondato, ma la coerenza, la veridicità di tale modello relazionale, viene minata dalle posizioni sessuali che cerca di escludere. Le donne, per essere il fallo, cioè colui che riflette e garantisce un'apparente posizione di soggetto al maschile, devono diventare, devono essere ciò che gli uomini non sono e, in questa mancanza, istituiscono la funzione essenziale degli uomini.
Considerare questa doppiezza psichica come effetto della Legge è lo scopo dichiarato di Lacan, ma anche il punto di resistenza nella sua teoria, dice Butler. I fini del Simbolico, in Lacan come quelli del Dio del Vecchio Testamento, sono del tutto ateleologici, non mirano cioè al raggiungimento di un qualche scopo, ma all’obbedienza e alla sofferenza per rafforzare il senso di limitatezza nel «soggetto» «davanti alla legge».
La teoria lacaniana, quindi, deve essere intesa come una sorta di «morale degli schiavi». La figurazione della Legge del padre come autorità inevitabile e inconoscibile, continua Butler, davanti alla quale il soggetto sessuato è destinato a fallire, deve essere letta alla luce dell’impulso teologico che la produce tanto quanto alla luce della volontà del suo superamento. Sembra infatti, che in Lacan, la divisione sia sempre l’effetto della legge e non una condizione preesistente su cui la legge agisce.
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Patriarcato | Fare il Genere |
Lo Stato liberale moderno definisce gli uomini e le donne come cittadini uguali di fronte la legge, mentre la società eteronormata li definisce come esseri opposti, descrivendo le donne come casalinghe dedite alla casa e ai figli. Le donne che entrano in politica devono, ancora oggi, lottare per ottenere una qualche credibilità, in virtù della loro cittadinanza.. | Le teorie sul genere sono emerse da una graduale rielaborazione di discorsi più antichi e religiosi, non razionali e moralistici. Sono, il prodotto di una cultura secolare, improntata al razionalismo e allo scetticismo, che ha assunto la sua forma attuale nella seconda metà del XIX secolo. La prima formulazione teoria fu Dynamic sociology di Letter Word.. |
Femminismo | Dis-fare il Genere |
Il Movimento di liberazione della donna si opponeva all'idea degli uomini come classe sessuale dominante, alla violenza sessuale come affermazione del potere maschile sulle donne, e alle immagini mediatiche che dipingono la donna come passiva, frivola e sciocca. E la divisione del lavoro è solo una parte di un processo più generale. | La de-costruzione del genere, realizzata dalla allora nascente psicologia del profondo. Alfred Adler, rivedendo la psicoanalisi, criticherà la maschilità e dimostrerà che le divisioni di genere proprie dell'età adulta non sono fissate fin dall'inizio della vita. Anzi è proprio vero l'esatto opposto.. |
La politologa Carole Pateman nel 1988, ha messo in evidenza questa discrepanza, affermando che il contratto sociale della società liberale si sostiene, a sua volta, su un contratto sessuale: la subordinazione privata delle donne agli uomini. Certo, in paesi come gli Stati uniti, l'Australia o la Germania, le donne della classe media hanno generalmente il libero accesso all'istruzione superiore e stanno entrando in misura crescente nei quadri intermedi delle aziende e nelle professioni liberali.

E' chiaro insomma, che in una struttura di potere di tipo patriarcale, le donne, sono la principale categoria di persone ad essere subordinata e ne La condizione della donna del 1971, la femminista inglese Juliet Mitchell affermava che l'oppressione della donna coinvolgeva non una, ma quattro strutture diverse: la produzione, la riproduzione, la socializzazione, la sessualità.
L'avvocatessa americana Catharine Mackinnon, invece, sviluppando una teoria dello stato e del genere nel diritto, in Toward a Feminist Theory of the State del 1989, considerava la gerarchia di genere come un tutt'uno omogeneo, al pari dell'antropologa Gayle Rubin che in Sex-Gender System del 1975, trattava l'intero ambito come fosse un solo sistema. Esistevano e sussistono tutt'ora, dunque, ottime ragioni per considerare le relazioni di genere come qualcosa di intrinsecamente complesso, qualcosa che coinvolge una molteplicità di strutture.

Insomma in un sistema patriarcale al primo posto c'è l'idea di Maschio (ideale fittizio come la bellezza per i Greci, a cui tendere ma mai raggiungibile), segue la donna, poi l'omosessuale, o il queer in generale, continuando con tutta una serie di categorie che vanno dalle patologie alle deformazioni. Questo significa che quella del genere è una questione intrinsecamente politica, e le questioni politiche sono complicate e difficili da risolvere. Riconoscere, però, il carattere profondamente storico e contestuale del genere conduce a delle conseguenze intellettuali e politiche decisive. Se una struttura, come lo è il patriarcato, può nascere, può anche, sicuramente, morire.
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Femminismo | Potere e Sessualità |
Il Movimento di liberazione della donna si opponeva all'idea degli uomini come classe sessuale dominante, alla violenza sessuale come affermazione del potere maschile sulle donne, e alle immagini mediatiche che dipingono la donna come passiva, frivola e sciocca. E la divisione del lavoro è solo una parte di un processo più generale. | La teoria femminista ha sostenuto che la sessualità è sempre costruita entro i termini del potere, dove il potere è in inteso come convenzione culturale eterosessuale e fallica. Non è facile minare le relazioni di potere di cui sono state pervase le scienze biologiche, ma è possibile risalire all’alleanza medicolegale Ottocentesca.. |
Origine dell'Eterossealità | Omosessualità. Origini |
Nei primi anni del Ventesimo secolo eterosessualità e omosessualità non erano ancora termini medici e nessuno dei due godeva dello status di sessualità normale. Solo nel 1934 l’eterosessualità assunse la definizione che conosciamo ancora oggi: manifestazione di passione sessuale per una persona di sesso opposto; sessualità normale.. | A partire dal XVIII secolo l'omosessualità iniziò ad essere vista come pratica di parte di un gruppo distinto di uomini e, alla fine del secolo, nuove leggi, condussero alla sua criminalizzazione. Il termine omosessuale comparve per la prima volta nel 1869 in un pamphlet scritto contro l’introduzione di una legge contro gli omosessuali.. |
Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte e qualitativamente diverse, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Prima di allora, si credeva che i corpi maschili e femminili non fossero che versioni più o meno sviluppate di un'unica categoria.

La biologa Fausto-Sterling ha stimato che i gruppi intersessuali, nel loro complesso possono costituire l'1,7% di tutte le nascite. Una percentuale non grande, ma nemmeno irrisoria che qui serve a identificare il momento in cui un bambino diventa umanizzato, come dice Wittig, con il momento in cui si risponde alla domanda «è un maschio o una femmina?». La marcatura del genere, infatti, nel sistema eteronormato qualifica i corpi, e le figure del corpo che non rientrano perfettamente in nessuno dei due generi, cadono fuori dall’umano, costituendo quell’ambito di deumanizzazione e abiezione rispetto al quale l’umano si costituisce.

Un esempio più complesso è quello del cervello, oggetto di tanti dibattiti sulle differenze sessuali negli ultimi anni. Esiste, effettivamente, una certa diversità tra uomini e donne nell'anatomia del funzionamento del cervello, per esempio nella tendenza ad usare determinate aree di l'elaborazione del linguaggio. Ma questa diversità è meno significativa e ancora poco accettata rispetto a quanto vorrebbero le tante incisive argomentazioni. Come ha affermato la neuroscienziata Lesley Rogers, il cervello non sceglie in modo netto di essere di tipo femminile o di tipo maschile. In tutti gli aspetti del funzionamento cerebrale che siamo in grado di misurare, esiste una sovrapposizione considerevole tra femminile e maschile.

Le norme di genere invece - dimorfismo ideale, complementarità eterosessuale dei corpi, ideali e canoni per definire la mascolinità e la femminilità, i codici razziali di purezza e i tabù dell’incrocio tra razze - stabilirono cosa considerare reale e il suo contrario, stabilendone, anche, l’ambito ontologico.
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Corpo. l'Assoggettamento | Master. Il gene |
Per Foucault, come per Nietzsche, i valori culturali emergono come risultato di un’iscrizione sul corpo, considerato come una pagina bianca. E per assumere significato, il corpo deve essere “distrutto”. Devastazione necessaria per produrre il soggetto che parla e le sue significazioni. | Alcuni ricercatori del MIT dichiararono di aver scoperto il gene_master. Scoperto dal dottor David_Page il gene, specifica sequenza del DNA sul cromosoma Y, è stato denominato, testis-determining factor, fattore che determina lo sviluppo dei testicoli.. |
Maschio e Femmina La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige (la nostra) impone la relazione sessuale come la base principale della formazione della famiglia. In Oriente vige la stessa struttura? | NeutroSi definisce il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde ad una demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni. |
Il progetto borghese di costruire a propria immagine e somiglianza un mondo moderno e un nuovo ordine sociale si saldò con la scientia sexualis del tempo e con la necessità di fondare una nuova disciplina dei corpi e dei piaceri. La borghesia – che si distingueva attraverso il lavoro e l’autodisciplina – aveva bisogno di imporsi sulla dissolutezza dell’aristocrazia decadente e sull’anarchia sessuale delle classi povere. La borghesia cominciò dunque a costruire la propria differenza su precisi modelli di comportamento attraverso un sistema riproducibile e applicabile universalmente.


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Eterosessualità Nei primi anni del Ventesimo secolo eterosessualità e omosessualità non erano ancora termini medici e nessuno dei due godeva dello status di sessualità normale. Solo nel 1934 l’eterosessualità assunse la definizione che conosciamo ancora oggi: manifestazione di passione sessuale per una persona di sesso opposto; sessualità normale.. | OmosessualitàA partire dal XVIII secolo l'omosessualità iniziò ad essere vista come pratica di parte di un gruppo distinto di uomini e, alla fine del secolo, nuove leggi, condussero alla sua criminalizzazione. Il termine omosessuale comparve per la prima volta nel 1869 in un pamphlet scritto contro l’introduzione di una legge |

In opposizione a questa falsa costruzione del «sesso» come univoco e causale, Foucault si impegna nel discorso contrario e tratta il sesso come un effetto e non come una causa originaria, proponendo la «sessualità» come sistema storico, aperto e complesso, che produce il sesso, quale parte di una strategia, di discorso e di potere, che mira a perpetuare lo status quo. Uno dei modi con cui il potere è perpetuato e insieme occultato consiste nello stabilire una relazione esterna o arbitraria tra il potere, concepito come repressione o come dominio, e il sesso, concepito come un’energia coraggiosa, ma contrastata, che attende di essere liberata.
Secondo Foucault, anche il potere giuridico va riconcettualizzato e in Storia della sessualità, si oppone esplicitamente ai modelli di emancipazione o liberazione della sessualità, perché aderiscono a un modello giuridico che non riconosce la produzione storica del sesso come categoria, vale a dire come effetto delle relazioni di potere. L’uso di questo modello giuridico implica che la relazione tra potere e sessualità non solo venga distinta sul piano ontologico, ma anche che il potere funziona sempre e solo per sottomettere o liberare un sesso.
La struttura di genere, dice Foucault, ha raggruppato in un unicum artificiale elementi anatomici, funzioni biologiche, comportamenti, sensazioni, piaceri, imponendo il risultato come principio causale. Il corpo acquisisce significato all’interno del discorso, solo nel momento in cui è determinato entro l’«idea» di sesso naturale, ovvero nel contesto delle relazioni di potere di cui la sessualità, con la manipolazione dei corpi e dell’affettività ne è organizzazione specifica.

La predisposizione sessuale di Herculine è fin dall’inizio segnata dall’ambivalenza e la sua sessualità non sta fuori dalla legge, ma è la produzione ambivalente della legge, la testimonianza, cioè, della capacità della legge di produrre solo quelle ribellioni che è sicura sconfiggeranno se stesse. E l’anatomia di Herculine non cade fuori dalle categorie del sesso, ma confondendone gli elementi costitutivi, ne mette in evidenza il carattere illusorio. In più, la sessualità di Herculine rappresenta una serie di trasgressioni di genere che mettono in dubbio la distinzione tra scambio erotico eterosessuale e lesbico.
I Diari, ci offrano uno sguardo su quel che precede l’imposizione della legge del sesso univoco e sottolineano, come prima della trasformazione legale di Alexina in uomo, lei era libera di godere di quei piaceri esenti dalle pressioni giuridiche e regolative del sesso. Foucault parla, infatti, di piaceri «bucolici» e «innocenti» in relazioni intergenerazionali che Herculine intesseva prima dell'operazione.
Dopo essersi sottomessa alla legge, Herculine diventa un soggetto sancito giuridicamente come uomo. Tuttavia, mentre cambiare sesso può essere più o meno facile e possibile, come lo è stato in questo caso, il genere si dimostra meno incline al cambiamento. E dal momento che la legge richiede che ci si conformi alla sua propria «natura», Herculine adesso non era più una donna ambigua, ma un uomo femminile, non cambiando di molto la sua posizione all'interno della società eteronormata.
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Conferenza "Foucault, una lettura" con il filosofo Antonio Negri, tenutasi nel 2016 presso il Centro di Ricerca e Formazione Sesc São Paulo. Moderatore: Mário Marino. | L'affascinante dibattito sulla filosofia e la politica, che nel 1971 è stato registrato per la televisione olandese, fra Noam Chomsky e Michel Foucault. Sottotitoli in italiano |
Il Genere | Neutro | Emozioni e Tran-sex |
La maggior parte dei dibattiti sul genere tralascia la terza categoria. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. | L'importanza delle emozioni nello sviluppo dell'essere umano è stato oggetto di studio delle ricerche freudiane. Freud si rese conto dell'importanza di questi investimenti, riferendosi non soltanto alle relazioni affettive, ma anche ai modelli di relazione propri dell'istituzioni sociali. Il viennese aprì così, la strada all'analisi della struttura delle relazioni emotive, dei legami o dei vincoli.. |
Nel 1923 nel Nuovo Dizionario Internazionale della Merriam-Webster la descrizione rimase più o meno la medesima: passione sessuale morbosa per una persona di sesso opposto. Solo nel 1934 l’eterosessualità assunse la definizione che conosciamo ancora oggi: manifestazione di passione sessuale per una persona di sesso opposto; sessualità normale. Ma come si è passati da una definizione di anormalità a una di normalità?
Nell’identificare sessualità e procreazione un contributo notevole venne dato dallo Stoicismo. La Stoà, costruendo la sua idea di vita retta, secondo natura, e ricorrendo esclusivamente al principio di autoconservazione, sentenziò che buono era ciò che conservava, cattivo era ciò che distruggeva o non conservava.

A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, la sessualità divenne campo di indagine della medicina e della psicologia: i comportamenti sessuali cominciarono a coincidere con delle tipologie identificabili di persone, catalogabili secondo il loro desiderio o orientamento sessuale. Cominciarono a emergere, allora, altre fondamentali coppie di opposti: non più procreazione-non procreazione, ma normalità/anormalità ed eterosessualità/omosessualità. I termini di origine religiosa, come sodomia, o di origine classica, come pederastia, vennero sostituiti da nuove parole e gli atti morali o amorali divennero l’espressione della sanità o della patologia di soggetti ben precisi, da includere o escludere dal nuovo mondo che si stava costruendo.
Il finalismo procreativo-sessuale di matrice stoica e cristiana, dunque, non venne abbandonato, anzi trovò il suo compimento diventando un paradigma scientifico. I corpi avevano, per natura, morfologie differenti e complementari per una precisa finalità, quella riproduttiva. Per questo, il disegno della natura inscritta nei corpi prevedeva che i maschi e le femmine fossero eterosessuali, perché era la riproduzione della specie ad averne bisogno. E poiché la natura prevede che i due opposti si attraggano, il desiderio eterosessuale cominciò a definire perfino la biologia.
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Fare il Genere | Dis-Fare il Genere |
Le teorie sul genere sono emerse da una graduale rielaborazione di discorsi più antichi e religiosi, non razionali e moralistici. Le teorie occidentali sono, quindi, il prodotto di una cultura secolare, improntata al razionalismo e allo scetticismo, che ha assunto la sua forma attuale nella seconda metà del XIX secolo. La prima formulazione teoria fu Dynamic sociology di Letter Word.. | Caratteristica del periodo successivo sarà la de-costruzione del genere, realizzata dalla allora nascente psicologia del profondo. Alfred Adler, rivedendo la psicoanalisi, criticherà la maschilità, e, assieme alla generazione successiva, dimostrerà che le divisioni di genere proprie dell'età adulta non sono fissate fin dall'inizio della vita. Anzi è proprio vero l'esatto opposto.. |
Queer? | Diritti Civili? |
La separazione in maschile e femminile fu fortemente sottolineata dalla cultura borghese nell'età vittoriana. Le questioni di genere emersero, quindi, in una dimensione specifica, quella del progresso. Non sorprende, dunque, che il pensiero evoluzionista correlato alla biologia, assumerà, in seguito, una grandissima influenza.. | Il tradizionale concetto di ruolo sessuale ora veniva considerato come una spiegazione del controllo sociale che ostacolava le donne. L'idea stessa che il genere consistesse in un insieme di norme sociali diventò un programma d'azione, nella misura in cui le norme potrebbero cambiare con uno sforzo collettivo.. |
Wittig intende il sesso come qualcosa che viene prodotto discorsivamente e fatto circolare attraverso un sistema di significazioni oppressivo nei confronti di donne, gay e lesbiche. I quali, sostiene l'autrice, non possono assumere la posizione del soggetto che parla all'interno del sistema linguistico dell’eterosessualità obbligatoria. E dal momento che il sesso è un’interpretazione politica e culturale del corpo, è la discriminazione linguistica del sesso, a garantire il sistema politico e culturale dell’eterosessualità obbligatoria.

Il rovesciamento lesbico del sesso, dell'omosessuale in generale, prende di mira i modelli di dominio e le norme di integrità corporea sessualmente differenziate. La lesbica, in questa visione, problematizza radicalmente Sesso e Genere come categorie politiche stabili. Non esiste distinzione sesso/genere, urla l'autrice, perché il genere è costruito nel sesso e il sesso si dimostra essere stato genere fin dall’inizio. Nel suo Il corpo lesbico, Witting scrive che esistono strutture caratterizzate come eterosessuali e obbligatorie, che concedono ai maschi il pieno diritto di parola, negandolo alle femmine.

Ma per quanto possa sembrare emancipata, la proposta di Wittig, ci dice Butler, ricalca il binarismo che lei stessa cerca di superare dando adito a quei discorsi che nella cultura gay e lesbica fanno proliferare identità sessuali. Parole come queens, butches, femmes, girls, persino la riappropriazione parodica di termini come dyke, queer e fag, rimettono in campo e destabilizzano le categorie del sesso e quelle categorie originariamente utilizzate, con disprezzo, per definire l’identità omosessuale. Termini, quelli, sintomo della «mentalità straight», ovvero, come spesso succede nella storia, l'identificazione dell’oppresso con la visione di chi opprime.
gb
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Lesbismo Nell’identificazione di genere dello stesso sesso le relazioni irrisolte sono immancabilmente omosessuali. E alla fine del breve capoverso sul Complesso di Edipo negativo nella Bambina, Freud sottolinea che il fattore che deciderà quale Identificazione avverrà, dipenderà dalla forza o dalla debolezza della mascolinità e della femminilità nella sua predisposizione. | Patriarcato Lo Stato liberale moderno definisce gli uomini e le donne come cittadini uguali di fronte la legge, mentre la società eteronormata li definisce come esseri opposti, descrivendo le donne come casalinghe dedite alla casa e ai figli. Le donne che entrano in politica devono, ancora oggi, lottare per ottenere una qualche credibilità, in virtù della loro cittadinanza.. |
Potere | Femminismo |
Nella teoria femminista, la sessualità è sempre costruita entro i termini del discorso e del potere, dove il potere è in inteso come convenzione culturale eterosessuale e fallica. Non è facile minare le relazioni di potere di cui sono state pervase le scienze biologiche, ma è possibile risalire all’alleanza medicolegale dell’Europa Ottocentesca.. | Il Movimento di liberazione della donna si opponeva all'idea degli uomini come classe sessuale dominante, alla violenza sessuale come affermazione del potere maschile sulle donne, e alle immagini mediatiche che dipingono la donna come passiva, frivola e sciocca. E la divisione del lavoro è solo una parte di un processo più generale. |
Tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70 si sviluppò una mobilitazione straordinariamente rapida, che attraversò gran parte dei paesi capitalistici più avanzati. Il femminismo americano soprattutto, ostile alla psicoanalisi vista come una forza conservatrice, recuperò il termine patriarcato dall'antropologia e lo ri-adattò per identificare il Potere nelle mani degli uomini e per lottare contro l'oppressione di genere. Allo stesso tempo, questa prospettiva, fu immediatamente fatta propria dai primi teorici della Liberazione gay, che aggiunsero l'oppressione sessuale all'agenda politica del movimento, pensiamo ad esempio a Omosessuale: oppressione e liberazione di Dennis Altman del 1972 e Homosexual Desire di Guy Hocquenghem sempre dello stesso anno.
Il tradizionale concetto di ruolo sessuale venne così a essere radicalizzato, ora considerato come una spiegazione del controllo sociale che ostacolava le donne. L'idea stessa che il genere consistesse in un insieme di norme sociali, di aspettative diventò un programma d'azione, nella misura in cui sosteneva che le norme potessero essere cambiate con uno sforzo collettivo concentrato.
A partire dalla fine degli anni settanta, il femminismo si stava guadagnando una quota significativa di potere istituzionale, entrando nella burocrazia statale grazie alle pari opportunità e ad altri programmi.
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Approfondimenti
1800-1920 Fare il genere | 1920-'60 Disfare il genere |
Le teorie sul genere sono emerse da una graduale rielaborazione di discorsi più antichi e religiosi, non razionali e moralistici. Le teorie occidentali sono, quindi, il prodotto di una cultura secolare, improntata al razionalismo e allo scetticismo, che ha assunto la sua forma attuale nella seconda metà del XIX secolo. La prima formulazione teoria fu Dynamic sociology di Letter Word.. | Caratteristica del periodo successivo sarà la de-costruzione del genere, realizzata dalla allora nascente psicologia del profondo. Alfred Adler, rivedendo la psicoanalisi, criticherà la maschilità, e, assieme alla generazione successiva, dimostrerà che le divisioni di genere proprie dell'età adulta non sono fissate fin dall'inizio della vita. Anzi è proprio vero l'esatto opposto.. |
Potere e genere | Femminismo |
La teoria femminista, ha sostenuto che la sessualità è sempre costruita entro i termini del discorso e del potere, dove il potere è in inteso come convenzione culturale eterosessuale e fallica. Non è facile minare le relazioni di potere di cui sono state pervase le scienze biologiche, ma è possibile risalire all’alleanza medicolegale dell’Europa Ottocentesca.. | Il Movimento di liberazione della donna si opponeva all'idea degli uomini come classe sessuale dominante, alla violenza sessuale come affermazione del potere maschile sulle donne, e alle immagini mediatiche che dipingono la donna come passiva, frivola e sciocca. E la divisione del lavoro è solo una parte di un processo più generale. |

Il termine omosessuale compare per la prima volta nel 1869 in un pamphlet dello scrittore ungherese Karoly Maria Kertbeny, scritto contro l’introduzione da parte del governo prussiano di una legge che puniva gli atti omosessuali. Nel codice prussiano del 14 aprile 1851 infatti un paragrafo puniva gli atti contro natura commessi tra uomini e con gli animali. Temendone un’estensione anche al nuovo codice unitario, Kertbeny scrisse al ministro per sostenere che lo Stato non aveva diritto di intromettersi nel comportamento sessuale delle persone.

Parallelamente, l'omosessualità veniva definita nei termini di una condizione medica: un'espansione dell'idea di patologia che ora includeva anche il comportamento sessuale. Psikopatja sexualis del 1886 - uno dei testi fondanti della sessuologia moderna e della riforma giuridica sul sesso - del medico austriaco Riccardo von Krafft-ebing. Questo testo, rappresenta il caso di diversificazione più importante sul piano medico legale, divenendo la base delle teorie che hanno dato forma all'odierna figura dell'omosessuale.

La preferenza nei confronti di una persona dello stesso sesso può essere, dice il viennese, assoluta o anfigena, bisessuale in altre parole. Può verificarsi in maniera occasionale o in condizioni quali l’assenza prolungata di un oggetto eterosessuale e può essere presente fin dall’inizio e persistere per tutta la vita oppure può comparire o ricomparire anche dopo lunghi matrimoni eterosessuali da cui sono nati dei figli. Alcuni omosessuali, inoltre, riscontrava Freud, vivevoano la loro tendenza come qualcosa di ovvio, volendo riconosciuti i loro diritti, altri invece ne entrano in conflitto.
Nel 1910, in Osservazioni cliniche, Freud esamina la storia di una malattia psichica raccontata in prima persona dal paziente, in questo caso l'autorevole Presidente di Corte d’Appello di Dresda, Daniel Paul Schreber. Le sedute rilevavano, da parte del presidente l’inaccettabilità della pulsione omosessuale passiva nei confronti del padre. In questo rifiuto, Freud ipotizzava l'inizio di un processo psicotico che avrebbe potuto condurre ad una grave malattia mentale.

All'indomani della secondo conflitto mondiale, all’interno della letteratura psicoanalitica anglosassone, si iniziò ad intendere l’omosessualità come una patologia simile alla nevrosi, alla perversione o ad un disturbo nell’area del narcisismo. Tuttavia nel 1948 Alfred Kinsey scopriva che gran parte della popolazione maschile aveva avuto una qualche esperienza omosessuale tra l’adolescenza e la vecchiaia. La sua misurazione in scala – che andava da zero (esclusivamente eterosessuali) a sei (esclusivamente omosessuali) – non fece altro, però, che ribadire l’idea di una sessualità rigidamente organizzata e negli anni Cinquanta cominciarono a consolidarsi quei criteri, che ancora oggi, definiscono le identità sessuali su una rigida dualità e su precise “specie”.

Alla fine degli anni Sessanta le cose cominciano a cambiare. Con la rivolta di Stonewall, avvenuta a New York nella notte tra il 27 ed il 28 giugno 1969, si affermò il Movimento di liberazione per i diritti degli omosessuali e nel 1973 la comunità psichiatrica americana, dopo una lunga “guerra civile” (documentata in Lingiardi, 1996), decise l’eliminazione dal terzo Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM) dell’omosessualità egosintonica, a cui seguirà poi anche quella egodistonica. A partire da questi aggiustamenti, la Psicologia riconobbe gli stati di acquisizione di una identità omosessuale, presentandola come una tra le possibili identità sessuali assunte all'interno della società contemporanea, così come trattata da Troiden in Model of Sexual Identity del 1989.
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Maschio e Femmina | Neutro |
Il genere è qualcosa che diamo solitamente per scontato e dicotomia e differenza sono così comuni da sembrare l'ordine naturale delle cose. Tali credenze, ancora oggi, vengono riconosciute come espressione di differenza naturale e volendo semplificare, gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige (la nostra) impone la relazione sessuale come la base principale della formazione della famiglia. | La maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni. |
il Corpo | Corpo. l'Assogettamento |
Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte e diverse, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Persino gli organi riproduttivi esterni che sono ovviamente diversi, pene, clitoride, scroto e labbra, si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo. E l'idea largamente diffusa per cui il testosterone sarebbe un ormone maschile ne è l'esempio più comune.. | In Purezza e pericolo di Mary Douglas, il corpo viene descritto come modellato attraverso marcature che cercano di instaurare specifici codici di coerenza culturale. La sua analisi mostra che ciò che costituisce il limite del corpo non è mai puramente materiale, ma che la superficie, la pelle, è sistematicamente significata da tabù e da trasgressioni anticipate. Il corpo è considerato come una pagina bianca E per assumere significato, deve essere “distrutto”. Devastazione necessaria per produrre il soggetto che parla. |

La fabbricazione di tali origini tende a descrivere uno stato delle cose precedente la legge, secondo una narrazione necessaria che culmina, giustificandola, nella costituzione della legge stessa. Se la sessualità è culturalmente costruita all’interno di relazioni di potere esistenti, allora bisogna ipotizzare una sessualità normativa che sta prima del, fuori dal oppure oltre il Potere. Questo «prima», però ci dice Butler, è sempre già permeato da costrutti che autogiustificano interessi presenti e futuri, siano essi femministi o antifemministi. Insomma, riconoscendo il costante intrecciarsi, come trattato in Bottomley nel 1992, di queste relazioni sociali, dobbiamo necessariamente prestare attenzione alle altre forme d'identità per comprendere quella di genere.

Non è facile minare, quindi, le relazioni di potere di cui sono state pervase le scienze biologiche, ma è possibile risalire all’alleanza medico-legale emersa nell’Europa dell’Ottocento, creando le maggiori finzioni categoriali.
Attualmente, i cambiamenti più profondi nell'ambito della sessualità non si hanno, però, nei ricchi paesi industrializzati. Come mostrano alcune ricerche etnografiche, per esempio lo studio condotto da Jeff Clarke nel 1997 su una comunità di un altopiano della Papua Nuova Guinea, è nei paesi poveri che si stanno verificando i cambiamenti più radicali. Le categorie, le relazioni in ambito sessuale sono profondamente mutate nel corso dello sviluppo capitalistico. La società di Giava, ad esempio, tradizionalmente, riconosceva uno spazio ai banci, uomini travestiti da donna che avevano rapporti sessuali con uomini eterosessuali. Questa è solo una delle molte categorie riferibili al terzo genere che si trovano sotto diverse forme e in Indonesia, oggi, le comunità bagi sono distinte da quelle riferibili ai gay, che rappresentano una nuova categoria sessuale presente in contesti sociali più agitati, per il loro legame con la cultura tradizionale nordamericana.

Il Potere, che opera attraverso le istituzioni come forma di oppressione di un gruppo su un altro, divenne, quindi, una componente cruciale della struttura di genere. E i teorici della liberazione omosessuale legarono l'oppressione dei gay a quella delle lesbiche e delle donne in generale, gettando le basi per un analisi delle relazioni di potere tra uomini orientate in base al genere, e per la distinzione tra maschilità egemone e maschilità subordinate. A questo proposito citiamo Omosessuale: oppressione e liberazione del 1972 del già citato Dennis Altman, in cui si poneva l'attenzione sul potere esercitato su un gruppo specifico di uomini, i gay: la loro discriminazione economica e le violenze subite; e gli studi di Carrigan, Connell e Lee del 1985, importante ricerca su Uomini e maschilità.

Lo studio condotto da Arnhem Nilsson nel 1998, sulla storia degli omosessuali nella città di Goteborg, in Svezia, individua tre modi diversi di essere omosessuali: i so, normalmente un po' effemminati, i real man, spesso giovani della classe operaia, e i fjollor, ovvero appariscenti drag queens. Nilsson evidenziava, cosi, che i modelli di vita omosessuali fossero radicati nella struttura della città industriale e marittima, e indicava, proprio, le condizioni che influenzarono le pratiche sessuali: le case affollate, una netta divisione di genere nel lavoro, un'alta densità di uomini negli spazi pubblici, una vita di strada poco rispettabile della classe operaia. Collegamenti con altre città attraverso il commercio marittimo, la povertà di molti giovani ragazzi che instauravano per un certo periodo relazioni omosessuali per poi in seguito distanziarsene.

Ai nostri giorni, sono emerse nuove categorie sessuali, nuovi oggetti erotici. Nelle maggiori città esiste ormai tutto un repertorio di subculture sessuali, con bar, club, negozi, servizi postali e telefonici che provvedono agli interessi dei diversi gruppi: leather, sadomaso, feticisti, di cross-dressing, cross-age, cross-technik, bondage e così via. E' possibile ripercorrere nei minimi dettagli la nascita di particolari subculture sessuali, nel testo di Gayle Rubin nel 1991 sul famoso fisting club di San Francisco, in cui si descrivono nel dettaglio, l'ambiente, i partecipanti, i listini sessuali, le personalità più influenti, non tralasciando di considerare l'importantissima storia economica e politica del locale.
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Eterosessualità... | ...Costruzione borghese |
Nei primi anni del Ventesimo secolo eterosessualità e omosessualità non erano ancora termini medici e nessuno dei due godeva dello status di sessualità normale. Solo nel 1934 l’eterosessualità assunse la definizione che conosciamo ancora oggi: manifestazione di passione sessuale per una persona di sesso opposto; sessualità normale.. | Il progetto borghese di costruire a propria immagine e somiglianza un mondo moderno e un nuovo ordine sociale si saldò con la scientia sexualis del tempo e con la necessità di fondare una nuova disciplina dei corpi e dei piaceri. La borghesia cominciò dunque a costruire la propria differenza su precisi modelli attraverso un sistema riproducibile.. |
Emotività. Sex&Transex | Femminismo |
Il legame emotivo è stato oggetto di studio delle ricerche freudiane. A partire da idee mutuate dalla neurologia, Freud si rese conto dell'importanza di questi legami, che lui definiva investimenti, riferendosi non soltanto alle relazioni affettive interpersonali, ma anche ai modelli di relazione propri dell'istituzioni sociali. | Il Movimento di liberazione della donna si opponeva all'idea degli uomini come classe sessuale dominante, alla violenza sessuale come affermazione del potere maschile sulle donne, e alle immagini mediatiche che dipingono la donna come passiva, frivola e sciocca. E la divisione del lavoro è solo una parte di un processo più generale. |

La psicanalisi, ai suoi esordi, era un innovazione in campo medico, considerata una forma di terapia. Lo specialista viennese del sistema nervoso Sigmund Freud si convinse che l'origine di molti dei problemi dei suoi pazienti fosse psicologica e non fisica e, per questo, prese ad indagare le loro vite emotive alla ricerca delle possibili cause. Nei più importanti di questi lavori espose i concetti di motivazione inconscia, di sessualità infantile, il complesso di Edipo e le trasformazioni del desiderio durante la crescita, e le connessioni tra psicologia del profondo e cultura. Mise a nudo, potremmo dire, le maggiori tendenze di crisi presenti nella struttura delle relazioni emotive.


Ne Il sesso dominante, infatti, Vaerting sosteneva che maschilità e
femminilità riflettessero,
sostanzialmente, delle relazioni di potere ed elaborò, quella che potrebbe essere considerata, la prima teoria generale sull'argomento. Mettendo in relazione modelli psicologici e struttura sociale, distingueva il diritto, la divisione del lavoro e l'ideologia come sfere diverse del dominio di genere. Il suo lavoro cadde nell'oblio.

prestarono molta attenzione al sesso e al genere. L'etnografia pionieristica di Malinowski nelle isole Trobriand offriva, a tal proposito, una descrizione dettagliata della sessualità, del matrimonio e della divisione del lavoro.
Nel suo Sesso e repressione sessuale tra i selvaggi, del 1927, Malinowski elaborò la celebre critica della psicoanalisi, in cui sostenne che il complesso di Edipo, così come descritto da Freud non fosse, assolutamente, universale. Da strutture di parentela diverse, come per esempio quella matrilineare, derivano modelli di sviluppo emotivo diversi. Le prime ricerche di Mead nelle Isole Samoa rafforzarono l'idea di una possibile diversità culturale nel comportamento sessuale e in Sesso e temperamento in tre società primitive del 1963, l'autrice demolì l'idea di una relazione stabile tra sesso biologico e caratteristiche di genere.

Nel suo Famiglia e socializzazione, (Parsons e Bales 1956) propose la teoria sociologica sul genere più radicale fin dai tempi di Vaerting, spingendo ancora più avanti le posizioni di Malinowski e Mead. Al contrario dei due etnografi, che avevano accettato alcune determinanti biologiche, Parsons trattava la distinzione tra maschile e femminile - ruolo maschile come strumentale, quello femminile come espressivo - come una differenza della funzione sociale, una polarità, che a suo avviso, emergeva dalle dinamiche dei gruppi sociali in quanto tali.

Altri autori, invece, nel clima repressivo degli anni 50, non fecero altro che amplificare la distinzione strumentale/espressivo ponendola alla base della differenza sessuale. Così, sostenendo che le norme di ruolo non facessero che esprimere ed elaborare una differenza naturale, consideravano la teoria del ruolo, come una teoria della conformità sociale. E il fermento, della prima metà del secolo, rimase un'eccezione alla regola.
Ed è proprio negli anni 50 che la psicanalisi ortodossa - in gran parte tramutata in una branca socialmente conservatrice della medicina, più interessata a normalizzare le persone che a portare avanti un discorso di liberazione - cominciò a definire il diverso, l'omosessuale, in termini di malattia mentale, nonostante Freud si era rifiutato di considerare l'omosessualità come una patologia!

La guerra contro il Fascismo fu poi seguita dalla reazione maccartista in Occidente, che vedeva femministe e omosessuali come agenti delle forze comuniste. I comunisti, al contrario, consideravano femministe e omosessuali come sintomi della decadenza capitalistica.
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1800-1920 Fare il Genere | Il Corpo. I Miti |
Le teorie sul genere sono emerse da una graduale rielaborazione di discorsi più antichi e religiosi, non razionali e moralistici. Le teorie occidentali sono il prodotto di una cultura secolare, improntata al razionalismo e allo scetticismo, che ha assunto la sua forma attuale nella seconda metà del XIX secolo. La prima formulazione teoria fu Dynamic sociology di Letter Word.. | Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte divenne generale nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Persino gli organi riproduttivi esterni che sono ovviamente diversi, si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo.. |
Corpo. l'Assoggettamento | Master. Il Gene |
Per Foucault, come per Nietzsche, i valori culturali emergono come risultato di un’iscrizione sul corpo. Per assumere significato, il corpo deve essere “distrutto”. Devastazione necessaria per produrre il soggetto che parla e le sue significazioni. Invece, in Occidente, il corpo è inteso come un medium passivo, dotato di significato da una fonte culturale esterna. | Alla fine del 1987, alcuni ricercatori e ricercatrici del MIT dichiaravano di aver scoperto il gene master, identificandolo come fattore determinante del sesso. Scoperto dal dottor David Page e dalla sua équipe, il gene master, che costituisce una specifica sequenza del DNA sul cromosoma Y, è stato denominato TDF, fattore che determina lo sviluppo dei testicoli. |

In Purezza e pericolo di Mary Douglas, il corpo viene descritto come modellato attraverso marcature che cercano di instaurare specifici codici di coerenza culturale. La sua analisi mostra che ciò che costituisce il limite del corpo non è mai puramente materiale, ma che la superficie, la pelle, è sistematicamente significata da tabù e da trasgressioni anticipate. Le idee di separazione, purificazione, demarcazione e punizione delle trasgressioni svolgono, come funzione principale, quella di fare ordine. Esagerando la differenza tra unito e separato, sopra e sotto, maschio e femmina, con e contro, si crea, così, l’apparenza dell’ordine.
In diverse culture però, scrive Douglas, esistono i poteri della contaminazione. Questi poteri puniscono la simbolica rottura di ciò che dovrebbe essere unito e l’unione di ciò che dovrebbe essere separato. Una persona responsabile di contaminazione è sempre in torto, perché produce delle condizioni non giuste o semplicemente supera dei confini che non avrebbe dovuto varcare.

In Poteri dell’orrore di Kristeva, l’abietto designa ciò che è stato espulso dal corpo, eliminato come escremento, reso letteralmente altro. La costruzione del non me, in quanto abietto, istituisce i confini del corpo e si presenta come un’espulsione di elementi estranei, alieni. Ma in effetti è l’espulsione stessa a stabilire ciò che è alieno. Come ha proposto Iris Young, utilizzando Kristeva, nel sessismo, nell’omofobia e nel razzismo, il ripudio dei corpi per via del loro sesso, della loro sessualità e/o del loro colore, rappresenta un’«espulsione» seguita da una «repulsione». Tale repulsione fonda e consolida le identità culturalmente egemoniche lungo gli assi di differenziazione del sesso/razza/sessualità.
Quando la disorganizzazione dei corpi rompe la finzione regolativa della "coerenza" eterosessuale, allora sembra che il modello espressivo perda la sua forza descrittiva. È proprio nel momento in cui vengono meno le proprie percezioni stabili e consolidate, in cui non si può leggere con sicurezza il corpo che si vede, che queste categorie vengono messe in dubbio, e la realtà del genere entra in crisi. Non è più chiaro come si possa distinguere il reale dall’irreale ed è questa l’occasione per capire che il genere è, di fatto, una realtà mutevole.
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Il Corpo. I miti | Neutro |
Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte e diverse, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Persino gli organi riproduttivi esterni che sono ovviamente diversi, pene, clitoride, scroto e labbra, si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo. E l'idea largamente diffusa per cui il testosterone sarebbe un ormone maschile ne è l'esempio più comune.. | La maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. |
Il Corpo lesbico | Foucault Corpo e Diritto |
La lesbica, afferma Wittig, si pone aldilà dell’opposizione binaria tra donna e uomo: non è né una donna, né un uomo. La lesbica non ha sesso. Il sesso è qualcosa che viene prodotto e fatto circolare attraverso significazioni oppressive nei confronti di donne, gay e lesbiche. Il compito della politica dovrebbe essere il rovesciamento di tutto il discorso su cui si istituisce il genere.. | Il potere giuridico si oppone all'emancipazione o liberazione della sessualità in quanto aderisce ad un modello che non riconosce la produzione storica del sesso, ovvero come effetto delle relazioni di potere. Mentre cambiare sesso può essere più o meno facile, il genere si dimostra meno incline al cambiamento. La legge richiede che ci si conformi alla sua propria «natura». |
I vincoli emotivi possono essere positivi o negativi, favorevoli oppure ostili. Per esempio, al pregiudizio contro le donne, chiamato misoginia, o contro gli omosessuali, detto omofobia, corrisponde una reazione emotiva ben definita. Questi investimenti possono essere vincoli d'amore e d'odio allo stesso tempo, come Freud ha sottolineato: l'ambivalenza, così è chiamata questa condizione, è molto comune nella realtà, seppure tenda ad essere dimenticata nei miti e negli stereotipi di genere. Inoltre, studi antropologici e storici hanno chiarito che le relazioni sessuali implicano dei rapporti fisici culturalmente costruiti, e non sono un semplice riflesso della biologia.
Oggi, come ha sottolineato O'Connell consigliando cautela su concezioni troppo semplicistiche del genere, lo stesso transessualismo è diventato una categoria di genere e in una certa misura una cultura sociale. Chiunque può acquistare la guida internazionale Tranny guide di Vicky Lee (1999) per sapere come avviare la trasformazione e in che modo mettersi in contatto con la scena del crossdressing internazionale.
Ma tornando ai legami emotivi insiti nella sessualità, non possiamo non considerare che le “violazioni” di genere nella Transessualità, non avvengono semplicemente nella testa delle persone, ma coinvolgono spesso la sfera delle sensazioni fisiche ed emotive. Pensiamo sia all'individuo che vive la costante allucinazione di avere un corpo dell'altro sesso, o percepisce quotidianamente la sensazione di essere intrappolato nel corpo sbagliato; consideriamo anche, e soprattutto, la sfera emotiva di chi ha rapporti sessuali con i transessuali, sempre in bilico fra desiderio, fascinazione e ripudio.
Si capisce bene allora l'importanza delle relazioni emotive che si scatenano quando i “confini” si superano, un misto, come detto in precedenza, di desiderio sessuale e profonda ostilità. Un modo di dire, all'interno del transessualismo, ormai diventato amaramente comune è: ci amano la notte, ci odiano di giorno.
A questo proposito Viviane Namaste nel 2000 ha richiamato l'attenzione sulle situazioni e le esperienze concrete di vita delle persone transessuali e transgender, che tendono a essere cancellate tanto dalla teoria, quanto dalle scienze sociali e dalla medicina dovendo affrontare l'ostracismo, la perdita del proprio lavoro, e l'ostilità della famiglia, così come difficoltà maggiori nelle relazioni non solo sessuali.
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Il CorpoStoricamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte e diverse, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Persino gli organi riproduttivi esterni che sono ovviamente diversi, pene, clitoride, scroto e labbra, si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo. E l'idea largamente diffusa per cui il testosterone sarebbe un ormone maschile ne è l'esempio più comune.. Infanzia Per Butler sarebbe la bisessualità primaria e non la scena edipica della rivalità a produrre il ripudio della femminilità da parte del bambino e l'ambivalenza nei confronti del padre, mettendo in dubbio il primato dell’investimento materno e, di conseguenza, anche l’eterosessualità primaria. E' il tabù dell’omosessualità che crea le predisposizioni eterosessuali che rendono possibile il conflitto edipico. Le predisposizioni non sono fatti sessuali ma effetti prodotti da una legge imposta dalla cultura.. | Il genere. NeutroLa maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. AdolescenzaIl genere non è unidimensionale, né tanto meno uniforme. Può succedere, infatti, che un adolescente sviluppi nello stesso momento due o più strategie di genere diverse l'una dall'altra, e talvolta tra loro in conflitto. Pensiamo a un giocatore di football americano che scrive poesie o a una bomba sexy che studia con accanimento per l'università. Simili conflitti sono molto frequenti nell'adolescenza ma possono continuare anche nell'età adulta. Ci vuole una certa competenza di genere.. |

Nel Ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci (1910), esaminando dipinti e carteggi del grande artista, Freud ipotizza che l’omosessualità dell'artista sia da collegare al vincolo erotico precoce con la madre. Un attaccamento intenso che non verrà rimosso, e non sostituito con quello verso altre donne, ma che si conserverà nell’inconscio. Per Freud, un omosessuale di questo tipo si mette al posto della madre e sceglie ragazzi simili a lui da amare, come la madre ha amato lui.
L’intensità del legame primario con la madre viene proposto nella letteratura più recente come di estrema importanza per entrambi i sessi e già Freud in L’io e l’Es (1922), affrontava come detto altrove, il complesso di Edipo nella sua forma completa (Edipo negativo: l’amore per il genitore dello stesso sesso; Edipo positivo: l’amore per il genitore di sesso opposto) e affermava che quando la persona evolve dall’iniziale bisessualità verso l’eterosessualità, per mezzo dell’influenza congiunta di fattori costituzionali e relazionali, la componente negativa dell’Edipo si attenua fino a diventare una traccia. Avviene l’opposto quando la persona si forma con un’identità prevalente di tipo omosessuale.

Perdendo la madre come oggetto di desiderio, dice Freud, il bambino interiorizza la perdita identificandosi con lei e, rafforzando l'attaccamento al padre consolida la sua mascolinità. Il fatto che il bambino scelga la predisposizione eterosessuale sarebbe, dunque, il risultato non della paura di castrazione da parte del padre, ma della paura di castrazione, ovvero la paura della femminilizzazione che nelle culture eterosessuali viene associata all’omosessualità.
La concettualizzazione della bisessualità in termini di predisposizioni al femminile e al maschile, con scopi eterosessuali intenzionali, rivela dice Butler, che per Freud la bisessualità è la coincidenza di due desideri eterosessuali all’interno di una singola psiche. Ma la predisposizione al maschile, non è mai orientata verso il padre come oggetto sessuale, né tantomeno la predisposizione al femminile è orientata verso la madre. In questo modo, continua Butler, sarebbe la bisessualità primaria e non la scena edipica della rivalità a produrre il ripudio della femminilità da parte del bambino e l'ambivalenza nei confronti del padre, mettendo in dubbio il primato dell’investimento materno e, di conseguenza, anche l’eterosessualità primaria.

Così posta, l’identità di genere sembra essere innanzitutto l’interiorizzazione di un divieto, costruito e mantenuto dall'applicazione coerente del tabù, non solo attraverso la stilizzazione del corpo secondo le distinte categorie del sesso, ma anche attraverso la produzione e predisposizione del desiderio sessuale.
La legge repressiva dunque produce l’eterosessualità e non agisce semplicemente come un codice negativo o esclusivo, ma come una sanzione e, più precisamente, come una legge che distingue il legittimo dall’illegittimo.
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Adolescenza | Maschi e Femmine |
Il genere non è unidimensionale, né tanto meno uniforme. Può succedere, infatti, che un adolescente sviluppi nello stesso momento due o più strategie di genere diverse l'una dall'altra, e talvolta tra loro in conflitto. Pensiamo a un giocatore di football americano che scrive poesie o a una bomba sexy che studia con accanimento per l'università. Simili conflitti sono molto frequenti nell'adolescenza ma possono continuare anche nell'età adulta. Ci vuole una certa competenza di genere.. | I dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. |
Sesso e Emotività | Il Corpo |
L'importanza del legame emotivo nello sviluppo dell'essere umano è stato oggetto di studio delle ricerche freudiane. A partire da idee mutuate dalla neurologia, ma soprattutto da quanto osservato nei casi clinici che studiava, Freud si rese conto dell'importanza di questi legami, che lui definiva investimenti, riferendosi non soltanto alle relazioni affettive interpersonali, ma anche ai modelli di relazione propri dell'istituzioni sociali. Il viennese aprì così, la strada all'analisi della struttura delle relazioni emotive, dei legami o dei vincoli.. | Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte e diverse, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Persino gli organi riproduttivi esterni che sono ovviamente diversi, pene, clitoride, scroto e labbra, si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo. E l'idea largamente diffusa per cui il testosterone sarebbe un ormone maschile ne è l'esempio più comune.. |
Le prime posizioni femministe - come quella di Marilù Old Stone Minecraft nella sua Rivendicazione dei diritti della donna datata 1792, nata in risposta alla celebrazione dei diritti dell'uomo della rivoluzione francese - erano ancora legate ai discorsi sul miglioramento morale ed il quadro di riferimento era ancora più religioso che scientifico. Le intellettuali non potevano scrivere saggi in questo periodo e il loro interesse era rivolto alla critica del pregiudizio maschile o ai problemi legati al suffragio, alle riforme giuridiche o all’educazione femminile.
Il filosofo francese August Comte, fondatore del positivismo e figura non meno autorevole di quella di Darwin, prestò grande attenzione alla funzione sociale della donna nel primo trattato di sociologia, Sistema di politica positiva del 1851-54. Secondo il suo punto di vista le donne erano un pilastro cruciale della futura società utopica ma solo al prezzo di rimanere in una sfera specifica, quella più adatta al loro ruolo di amorevole assistenti degli uomini.
Charles Darwin, figura dominante del pensiero evoluzionista, nella sua Origine della specie, 1859, fece dell'ereditarietà e della selezione biologica, questioni intellettuali di primo ordine, mentre in un'opera successiva, L'origine dell'Uomo e la selezione sessuale, 1871, prendeva in considerazione proprio la scelta del partner sessuale e il ruolo evolutivo del sesso come forma di riproduzione. Questo, in un periodo e in un contesto in cui la divisione di genere, del lavoro, financo le divisioni simboliche tra uomini e donne, erano portati ai loro estremi.
La prima importante produzione teorica della sociologia americana si ebbe nel 1883, con Dynamic sociology di Letter Word. L'analisi della società, nello specifico l'analisi delle forze riproduttive, si risolse in una critica, rigorosissima, delle disuguaglianze socio-sessuali, come la disuguaglianza educativa di bambini e bambine. Un anno dopo nel 1884, Friedrich Engels, il collaboratore di Marx, dava alle stampe L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato che si basava proprio su i dibattiti accademici circa la storia della famiglia e l'idea di matriarcato, oltre che sull'interesse dei socialisti per la questione della donna come tema di riforma sociale.
Con il passaggio al ventesimo secolo il Movimento dei lavoratori socialista assunse dimensioni mondiali, e dotato di una propria intellighentia, fornì le basi organizzative per le donne che avevano le posizioni più radicali. Per esempio nel 1909 Aleksandra Kollontaj Age sosteneva con convinzione nel suo di Social Basic Of The Woman question che non esisteva una questione della donna in generale e che il sostegno delle donne, della classe operaia, alla causa del socialismo fosse l'unica strada per una vera uguaglianza. E fu il più celebre dei successori di Comte, il filosofo inglese John Stuart Mill, che si distanziò dalle idee del maestro e prese una posizione a favore dell'uguaglianza in La servitù delle donne del 1912.
Le informazioni che provenivano dall'impero, però, ebbero i loro effetti sul femminismo, iniziando a destabilizzare la credenza universale di un ordine di genere. I dibattiti, si confrontavano già con una serie di temi che ritroveremo nelle ricerche successive: potere, asservimento, sessualità, divisione del lavoro. Ma, per quanto attuali possano sembrare, le tematiche venivano affrontate in maniera fortemente categorica, basandosi sulla dicotomia uomo/donna data per scontata.
gb
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Potere | Patriarcato |
Nella teoria femminista, il movimento pro-sessualità ha sostenuto che la sessualità è sempre costruita entro i termini del discorso e del potere, dove il potere è in inteso come convenzione culturale eterosessuale e fallica. Non è facile minare le relazioni di potere di cui sono state pervase le scienze biologiche, ma è possibile risalire all’alleanza medico-legale dell’Europa Ottocentesca.. | Lo Stato liberale moderno definisce gli uomini e le donne come cittadini uguali di fronte la legge, mentre la società eteronormata li definisce come esseri opposti, descrivendo le donne come casalinghe dedite alla casa e ai figli. Le donne che entrano in politica devono, ancora oggi, lottare per ottenere una qualche credibilità, in virtù della loro cittadinanza.. |
Maschio e Femmina | Il Genere. Neutro |
Il genere è qualcosa che diamo solitamente per scontato e dicotomia e differenza sono così comuni da sembrare l'ordine naturale delle cose. Tali credenze, ancora oggi, vengono riconosciute come espressione di differenza naturale e volendo semplificare, gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige impone la relazione sessuale come la base principale della formazione della famiglia. | La maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. |

Per questo, nella società occidentale di oggi, ci si aspetta che i nuclei familiari si formino sulla base dell'amore romantico, ovvero un forte legame emotivo tra due persone. I mezzi di comunicazione di massa e i romanzi popolari promuovono l'idea del matrimonio, la cui forza è confermata anche da ricerche condotte su gruppi che si sarebbero potuti pensare lontani dal condividere questa idea. Ad esempio le studentesse del college americano seguito da Dorothy Holland and Margaret Eisenhart in Educated in Romance del 1990, e gli uomini studiati da Gary Dowsett in Practicing Desire: Homosexual Sex in the Era of AIDS del 1996.
La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige impone la relazione sessuale come la base principale della formazione della famiglia. In molti contesti postcoloniali infatti, il dominio culturale dell'Occidente, con l'imposizione del suo modello, ha prodotto un cambiamento nella scelta della persona da sposare: dal modello in cui erano i genitori a decidere, a quello in cui la scelta è presa personalmente sulla base dell'amore romantico.

distinte. Per esempio la comunità Sambia - una comunità in Papua Nuova Guinea descritta in una nota etnografica da Gilbert Herdt - tratta la sessualità tra persone dello stesso genere come una pratica rituale che coinvolge tutti gli uomini in una fase particolare della loro vita. Se adottassimo il punto di vista occidentale, dovremmo concludere che tutti gli uomini Sambia siano omosessuali a una certa età, per poi diventare eterosessuali ad un'altra - affermazione ridicola! Dal loro punto di vista, invece, seguivano semplicemente il normale sviluppo della maschilità.
Parallelamente però, nonostante le scoperte, si istituivano movimenti sociali rivolti a ristabilire la famiglia tradizionale, volendo recuperare femminilità e la maschilità autentiche, giustificandole come naturali. Così, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, intere generazioni di psicologi cercarono di misurare aspetti del carattere con test e indici, comparando i risultati delle donne con quelli degli uomini. Queste ricerche, conosciute come Studi sulla differenza sessuale, compongono una vasta letteratura in sociologia e nella scienza politica. Al suo interno si trovano concezioni della sessualità come impulso naturale nei lavori di Darwin, di Freud, dell'antropologo Malinoski, del filosofo Marcuse. Molti allievi di Freud, invece, hanno considerato, a ragione, la psicologia umana il risultato di un conflitto tra uno stimolo sessuale naturale e la repressione sociale.

Soltanto un centinaia di anni fa, chi chiedeva uguaglianza tra uomini e donne, doveva giustificare le proprie rivendicazioni, oggi le parti si sono invertite e le relazioni eterosessuali hanno conosciuto molte difficoltà con lo sviluppo del femminismo. Così la tesi della differenza naturale, che influenza ancora la cultura popolare, ha potuto assistere, nella vita culturale dei paesi industrializzati o in via di industrializzazione, ad un cambiamento significativo.
Estremamente interessante, quindi, scoprire che a questa conclusione, invece, molti non credono. Anche nel mondo accademico, intere generazioni di ricercatori, a dispetto di tutte le prove che le loro stesse discipline producono, continuano a cercare differenze tra i due sessi e a scriverci libri. Ma perché tutta questa resistenza ad accettare la somiglianza tra maschi e femmine? Forse che lo status quo ha bisogno di questa dicotomia?
Secondo Kemper bisogna sostituire l’idea di differenza naturale con una complessa catena di causazioni che procedono dal sociale al biologico e dal biologico al sociale. I corpi, sui cui vertono gli studi più recenti, sono considerati all'interno di una società specifica e sono influenzati dai processi sociali. Non si può, quindi, pensare all'organizzazione di genere come qualcosa che semplicemente dipende dalle proprietà dei corpi in quanto precede i corpi stessi, strutturando le condizioni in cui essi vivranno e si svilupperanno. Tutto ciò che risulta ambiguo rispetto a questa polarità è spesso oggetto di disgusto o di derisione, e l'omosessualità o l'essere queer, è dichiarato innaturale.
gb
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Il corpo | Il costrutto borghese |
Storicamente l'idea che il corpo umano si dividesse in due categorie opposte, divenne generale soltanto nel XIX secolo. Le differenze tra maschi e femmine, che cambiano nel corso della vita, nelle prime fasi dello sviluppo, sono relative. Gli organi riproduttivi esterni si sviluppano a livello embrionale a partire da un medesimo organo. | Il progetto borghese di costruire a propria immagine e somiglianza un mondo moderno e un nuovo ordine sociale si saldò con la scientia sexualis del tempo e con la necessità di fondare una nuova disciplina dei corpi e dei piaceri. La borghesia cominciò dunque a costruire la propria differenza su precisi modelli attraverso un sistema riproducibile.. |
Fare il genere | Dis-fare il genere |
Le teorie sul genere sono emerse da una graduale rielaborazione di discorsi più antichi e religiosi, non razionali e moralistici. Le teorie occidentali sono, quindi, il prodotto di una cultura secolare, improntata al razionalismo e allo scetticismo, che ha assunto la sua forma attuale nella seconda metà del XIX secolo. La prima formulazione teoria fu Dynamic sociology di Letter Word. | Caratteristica del periodo successivo sarà la de-costruzione del genere, realizzata dalla allora nascente psicologia del profondo. Alfred Adler, rivedendo la psicoanalisi, criticherà la maschilità, e, assieme alla generazione successiva, dimostrerà che le divisioni di genere proprie dell'età adulta non sono fissate fin dall'inizio della vita. Anzi è proprio vero l'esatto opposto.. |

La speculazione su cui le loro ricerche si basavano era, in parte, fondata sul fatto che un buon dieci per cento della popolazione presenta variazioni cromosomiche che non rientrano nettamente nella serie delle categorie XX-femminile e XY-maschile. Perciò, la scoperta del gene master venne considerata come una base più certa per comprendere la determinazione del sesso e, dunque, la differenza sessuale, rispetto a quanto potevano offrire i precedenti criteri.

Ma questa possibilità rimase un’ipotesi e, secondo Anne Fausto-Sterling, Page non aveva menzionato in quell’articolo il fatto che gli individui, da cui erano stati presi i campioni genetici, erano ambigui rispetto la loro costituzione anatomica e riproduttiva. Divenne chiaro, che si trattava di casi in cui le componenti del sesso non formavano una coerenza riconoscibile o quell'unità che solitamente viene designata dalla categoria di sesso. Questa incoerenza mise in dubbio la tesi di Page, dal momento che non era chiaro perché si sarebbe dovuto assumere, a priori, che gli individui scelti fossero maschi XX e femmine XY, visto che era proprio la definizione di maschile e femminile ad essere messa in discussione.

"La formazione del tessuto ovarico è senza dubbio un processo evolutivo tanto attivo e geneticamente diretto quanto lo è la formazione del tessuto testicolare, o quanto lo è, a questo riguardo, lo sviluppo di qualunque processo di differenziazione cellulare. Non è stato scritto quasi nulla sui geni coinvolti nella formazione del tessuto ovarico dalle gonadi indifferenziate".

Non è forse per una convenzione meramente culturale, che considera i genitali quale segno decisivo del sesso, che Page e gli altri decisero che un individuo XX anatomicamente ambiguo fosse maschio? Freud stesso, nei Tre saggi sulla teoria sessuale, affermava che sono l’eccezione e la stranezza a darci gli indizi per capire come si costituisce il mondo ordinario del sesso. Ciò che resta fuori, lo strano e l’incoerente, ci dà modo di capire che il mondo del sesso, che viene dato per scontato, è in realtà una costruzione e che potrebbe addirittura essere costruito diversamente.
gb
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Corpo. Assoggettamento | Il corpo. Neutro |
Per Foucault, come per Nietzsche, i valori culturali emergono come risultato di un’iscrizione sul corpo, considerato come una pagina bianca. E per assumere significato, il corpo deve essere “distrutto”. Devastazione necessaria per produrre il soggetto che parla e le sue significazioni. Invece il corpo è generalmente dotato di significato da una fonte culturale esterna. | La maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione. |
Infanzia. O Bisessualità | Adolescenza |
La bisessualità primaria e non la scena edipica della rivalità produce il ripudio della femminilità da parte del bambino e l'ambivalenza nei confronti del padre, mettendo in dubbio il primato dell’investimento materno e, di conseguenza, anche l’eterosessualità primaria. E' il tabù dell’omosessualità che crea le predisposizioni eterosessuali che rendono possibile il conflitto. | Il genere non è unidimensionale, né tanto meno uniforme. Può succedere, infatti, che un adolescente sviluppi nello stesso momento due o più strategie di genere diverse l'una dall'altra, e talvolta tra loro in conflitto. Pensiamo a un giocatore di football americano che scrive poesie o a una bomba sexy che studia con accanimento per l'università. Conflitti molto frequenti. |

Ma come dice Robert W Connell in Questioni di genere, non credo, che esista una successione fissa di stati della formazione del genere, benché lo abbiano creduto molti psicologi, da Freud in poi. Quanto sappiamo della varietà degli ordini di genere rende improbabile l'esistenza di regole universali sul modo in cui si apprende il genere. Forse quello che più si avvicina ad una regola universale è proprio il fatto che ogni progetto di genere non è meccanicamente determinato alla sua origine.
Il genere, dunque, non è unidimensionale, né tanto meno uniforme. Può succedere, infatti, che un adolescente sviluppi nello stesso momento due o più strategie di genere diverse l'una dall'altra, e talvolta tra loro in conflitto. Pensiamo ad un giocatore di football americano che scrive poesie o ad una bomba sexy che studia con accanimento per l'università. Simili conflitti sono molto frequenti nell'adolescenza ma possono continuare anche nell'età adulta. E il processo di apprendimento nei giovani consiste nell'acquisizione di una certa competenza di genere.
Fondere la personalità di un individuo in un'entità unica significa rifiutare la sua intrinseca diversità, la sua apertura, e può anche indicare un rifiuto al cambiamento. Oggi, infatti, si parla di una triade bio-psico-sociale suggerendo che, sia per gli uomini che per le donne, la sanità o la patologia non coincide più con il genere della persona amata, ma con la capacità di amare; questa, come dicono Bion (1975) e Kohut (1985), sarebbe l’espressione più vera della maturazione psichica della persona.
gb
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Maschio e Femmina | Neutro |
Il genere è qualcosa che diamo solitamente per scontato e dicotomia e differenza sono così comuni da sembrare l'ordine naturale delle cose. Tali credenze, ancora oggi, vengono riconosciute come espressione di differenza naturale e volendo semplificare, gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige impone la relazione sessuale come la base principale della famiglia. In Oriente vige la stessa struttura? Bisessualità originariaPer Butler sarebbe la bisessualità primaria e non la scena edipica della rivalità a produrre il ripudio della femminilità da parte del bambino e l'ambivalenza nei confronti del padre, mettendo in dubbio il primato dell’investimento materno e, di conseguenza, anche l’eterosessualità primaria. E' il tabù dell’omosessualità che crea le predisposizioni eterosessuali che rendono possibile il conflitto edipico. Le predisposizioni non sono fatti sessuali psichici primari ma effetti prodotti da una legge imposta dalla cultura.. | La maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. Emozioni e SessoL'importanza del legame emotivo nello sviluppo dell'essere umano è stato oggetto di studio delle ricerche freudiane. A partire da idee mutuate dalla neurologia, ma soprattutto da quanto osservato nei casi clinici che studiava, Freud si rese conto dell'importanza di questi legami, che definiva investimenti, riferendosi non soltanto alle relazioni affettive, ma anche ai modelli di relazione propri dell'istituzioni sociali. Il viennese aprì così, la strada all'analisi della struttura delle relazioni emotive, dei legami o dei vincoli.. |
Autore
Giovanni Bertuccio
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