Coltiva il tuo #pensierobimbo, scopri Incanti!![]() Figure in Viaggio è il tema di Incanti 2018. Viaggio come temi e come modo, viaggio come ponte fra teatralità che si pensano lontane. Viaggio come amalgamarsi di immaginari diversi: rimandi cinematografici diventano il materiale di una performance di teatro d'ombra (Cinema in Silhouette – Drew Colby), suggestioni simboliste danno forma ad un sogno tenero e avvincente (Nei Cieli di Mirò – Teatro del Buratto). Viaggio attraverso uno spostamento del modo di sentire che permette di apprezzare quanto l'immaginazione sia propria dell'umano, e non del bambino o dell'adulto.
Ogni viaggio in fondo è un cerchio: durante il festival si ride e ci si commuove, stupendosi di come, il sentirsi riconosciuti, l'esperienza dell'accudimento e l'immedesimazione nelle proprie fantasie, sia legato alla memoria, alla sostanza dei ricordi, al percepire il trascorrere del tempo. Vividezza e sintesi, identificate molto spesso con la narrativa infantile, negli spettacoli del Festival trasportano l'occhio e il cuore “adulto” verso una sensibilità che pur sembrando altra, insolita, sta alla base della commozione provata, quando il teatro si trasforma in catarsi. E più che rappresentare una realtà, restituisce una verità emotiva. L'offerta di INCANTI tratteggia un sense of wonder, un ricordo, frammenti di immaginario condivisi, e lo lascia espandere così che, approdando in ognuno, fa scaturire un paesaggio caro e conosciuto. Il calore di una restituzione, uno scorcio inaspettato su un nostro interno, perso di vista da tempo. Viaggio, infatti, deriva da viaticum: ciò che il viandante porta con sé. Ognuno viene accompagnato dentro sé stesso, ma nessuno è da solo. Incanti è un gruppo di persone che sogna all'unisono. Concentrando le perfomances nel gioco delle mani, trasformato dall'ombra, innalzando la ricercatezza fino al cuore vivido del bambino e nascondendo una tecnica intricata e antichissima dietro una lama di luce, gli spettacoli proposti da INCANTI trasformano il luogo del teatro in una molteplicità di strade, riempiendolo di vividi sogni, veicolando una sub creazione al contempo personale e condivisa. Il silenzio cala in una sala piena di bambini, e trasporta tutti chissà dove, chissà in quali luoghi della fantasia. Davide MonettoIntervista | Alberto Jona e i 25 anni di Incanti![]() D. Il Viaggio. Tema centrale e percorso interno a questa edizione, Incanti offre un panoramica attuale di tradizioni secolari e tecniche differenti. Un percorso che muove, circolarmente, passato e presente. Fra tradizione e innovazione, quali gli approdi odierni del teatro di figura contemporaneo? R. Il tema del viaggio si declina in due percorsi: quello narrativo, quindi dal viaggio mitico per eccellenza di Odisseo al viaggio dei migranti odierni in cerca di vite migliori; e quello teatrale, un viaggio nella diversità del Teatro di Figura che sperimenta, ricerca e si reinventa. La situazione italiana è particolare perchè tradizionalmente abbiamo avuto due filoni paralleli, il teatro di figura per bambini e il teatro popolare, per intenderci le Guarratelle o la tradizione emiliana (Fagiolino, ecc.). All'estero, come raccontavano Frederic Maurin o Stephanie Rinke all'incontro Sentieri di innovazione la tradizione non esiste più: rimangono le tecniche tradizionali applicate alla ricerca. Questa situazione diversa rispetto all'Italia ha fatto sì che questa ricerca sia stata forse più "libera" o quanto meno certamente più pronta a contaminarsi con altri linguaggi e tematiche. |
Compagnie ed. 18Triktruk CompanyMr_Train è un gioco da bambini che si fa mestiere da adulti. E quando il gioco dell'immaginazione nell'infanzia si fa routine adulta, la professione si fa ordinaria ma la vita personale, nella coltivazione del pensiero bimbo, rimane stra-ordinaria. Un uomo, un cane e un orsacchiotto, questa la triade di Mr_train.
Cie Philippe GentyLa Pelle du Large della compagnia Philippe Genty in un funambolico concatenarsi di giochi linguistici tipici della lingua francese rende propria la riserva di immagini e storie dell'Odissea, e ne fa veicolo, base e contrappunto di un sogno ad occhi aperti – uno di quei sfrenati pomeriggi passati a giocare alle streghe, alle spie, alla lotta, ai marinai. DM
Teatro del BurattoUna delle poche compagnie italiane ad usare la tecnica di Teatro su Nero. Altro termine per designare questi spettacoli è Black Light Theatre, filone teatrale che partito da Praga si è sviluppato in Germania, Ungheria e Usa. Oggi sono stati fatti passi avanti sulla rappresentazione in scena, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e nuovi materiali.
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Approfondimenti | Controluce teatro d'ombre
Ombre in ControluceNel corso dei secoli, l'antica arte cinese è stata esportata in tutto il mondo, mischiandosi agli usi e costumi teatrali del luogo in cui prendeva vita, tanto che al giorno d'oggi, con ombre cinesi si indicano, in generale, tutte le ombre che vengono proiettate attraverso l'uso delle mani o di ritagli di carta o cartoncini. Il teatro delle figure ha abbandonato, senza dimenticarne gli insegnamenti, il suo ruolo di cantastorie e grazie agli influssi del teatro musicale internazionale si è andato costituendosi in forme di spettacolo complesse con musiche e spartiti personalizzati. |
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Alcune fra le compagnie ospiti nelle passate edizioni di Incanti
I Wayan Wija | Is mascareddasAd inaugurare la XIX edizione sono una vecchia conoscenza del festival, I Wayan Wija. Presentati al pubblico nell'edizione del 2000 - in occasione delle celebrazioni per il nuovo Museo Nazionale del Cinema - tornano dopo 12 anni con uno spettacolo ispirato ai testi fondamentali della cultura buddista, Sutasoma e Mahabharata. I racconti si trasformano in ombre grazie ad uno dei maestri più geniali e ampiamente celebrato del wayang kulit (teatro d'ombre) balinese. Pratica antichissima tramandata da padre in figlio e che ha permesso al gruppo di ricevere numerosi premi nel suo paese e all'estero. |
Wildtheatre | StonebellyStonebelly è ritorno ad una fantasia semplice, bimba. Che vuole pensare che il miglior gioco sia il cavallo di legno, da cui partire per tessere battaglie e crociate. Salvare dame e uccidere draghi. Stonebelly è sostenibile. Infatti esattamente quando la performer -con la sua lunga treccia bianca simile ad un elfo dei boschi- traccia sulla spiaggia di sale, che usa come elemento scenografico, una spirale, forse vuole ribadire che tutto è in tutto, che nulla si crea ma tutto si trasforma. Armiamoci di fantasia quindi e cambiamo il nostro mondo, dopo tutto la bellezza è negli occhi di chi guarda. |
* Christoph Bochdansky
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* Cantiere 13
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* Neville Tranter
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