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Il Cielo su Torino | Teatro Stabile | IV Edizione


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All’interno del palinsesto del Teatro Stabile di Torino, la rassegna Il cielo su Torino. Il progetto, in collaborazione con il Sistema Teatro Torino, è dedicato alle compagnie del territorio torinese e piemontese, favorendo così sia la ricerca sui linguaggi del contemporaneo sia il ricambio generazionale. Come ogni anno, al Teatro Gobetti, il pubblico avrà la possibilità di assistere alle ultime creazioni delle compagnie selezionate, e gli artisti il privilegio di essere inseriti nel cartellone dello Stabile.

​Per la quarta edizione de Il cielo su Torino i cinque spettacoli favoriti sono La donna che cammina sulle ferite dei suoi sogni per la regia di Pietra Selva (12 - 13 marzo); Art, regia di Alba Maria Porto (15 - 16 marzo); Blatte, regia Girolamo Lucania (18 - 19 marzo); Ognidiviensera di e con Carla Carucci (21 - 22 marzo); Effetti indesiderati anche gravi di Corrado Trione e Giulia Pont (24 - 25 marzo).

Dei cinque spettacoli scelti, quattro, ad onor del vero, non presentavano nulla di quello che si intende comunemente per linguaggio contemporaneo. Perché intendere la scelta di un testo contemporaneo, come teatro contemporaneo, funziona fino ad un certo punto ormai. Così come non si capisce bene, da parte delle regie, nella ricerca dell'attualità credendosi contemporanei, l'urgenza di portare il linguaggio televisivo/cinematografico a teatro, innalzando l'uno e declassando l'altro, nella maggior parte dei casi. E forse, se riflettiamo bene, neanche Blatte è poi così all'avanguardia se pensiamo alla storia del teatro (vedi a questo proposito lo speciale Tecnologia e Teatro), però in questo contesto la regia di Lucania (leggi recensione ed intervista nella colonna a destra) risulta l'unica a parlare un linguaggio attuale. Fresco perché calato nei linguaggi e nei mezzi contemporanei; requisiti fondamentali, per fare del teatro, un teatro contemporaneo.

E quale sarà mai il ricambio generazionale di queste giovani compagnie con una visione così vecchia del teatro? Che se pur brave e preparate queste regie si fermano alla soglia del "ben fatto", annoiando, e non lo si dice a mo' di spregio. Lo si dice sorpresi e delle scelte e dell'idea di teatro contemporaneo che si offre al pubblico. E in ultimo: quali compagnie affermate, perché almeno in "gioventù" hanno osato, lascerebbero il testimone a queste?

le Blatte di Parsec


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Blatte | Parsec Teatro 2018
Il grande impatto visivo di Blatte, conduce il testo e le immagini a trasformarsi, naturalmente, in  un'opera crossmediale, nella volontà di attualizzare mezzi e narrazioni all'interno del Teatro. Qui Lucania si unisce idealmente a Ponticelli nella necessità di svecchiare il proprio medium..
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Parsec Teatro
Credo che oggi la crossmedialità sia parte del linguaggio. Non possiamo fare finta che il teatro resti legato alla tradizione. O meglio, il teatro di tradizione è necessario. Il teatro d'innovazione, o comunque il teatro contemporaneo, deve fare i conti con la realtà.
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Girolamo Lucania, regista.
leggi l'intervista


Alcune delle compagnie sotto il Cielo su Torino
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Strani Oggi | Tedacà Teatro
Strani Oggi | Tedacà Teatro | Teatro Gobetti 2016

Drammaturgia concertata
 che - con verità bombe che esplodono in lacrime - racconta le vite di una generazione che il proprio futuro l'ha scritto rinunciando o mettendo da parte ambizioni e aspirazioni, accettando qualunque, qualsiasi, qualsivoglia proposta, progetto, possibilità, etichetta. Dirette attraverso un registro onirico, in cui la regia, coloratissima ma acerba, fa dialogare immagini e flussi di pensieri.
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Le notti di Tino | CrabTeatro
Le notti di Tino | Crab Teatro | Teatro Gobetti 2014

​E quando i contorni sono più speziati del piatto di portata, sovente accade che si perda lo scopo originario, fare emergere cioè la visionarietà poetica dell'autrice tedesca. Certo ci sono momenti forti durante tutta la messa in scena - allestimento che presenta una concezione attualissima dello spazio teatrale; per il resto, il testo viene presentato inseguendo una recitazione, forse, anti-naturalistica calante, però, delle "nouances" tonali che caratterizzano tale approccio, permettendo poco al pubblico una piena comprensione della potenza poetica.
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La Crepanza | Maniaci D'amore
La Crepanza | Manici D'Amore | Teatro Gobetti 2016
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I testi nascondono sempre i medesimi drammi
: urgenza di uccidere l'io, la consapevolezza che niente basti, la contemporanea indecisione perenne mista all'impossibilità di sapere cosa si vuole. Insomma i soliti topoi novecenteschi, ancora a torto, perpetrati nel nuovo millennio. E siamo già nel 2016 e questo significa che umanamente i giovani, nel guardare la realtà, ne sono vittime e, che il teatro funge solo da mero specchio della società. 
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Atridi | Compagnia della Magnolia
Atridi | Compagnia della Magnolia | Teatro Gobetti 2014

Quanto può essere contemporaneo un teatro che si ispira all'antico. Dove tutto si riduce e solo la "terribilità" nefasta del pathos vocale diviene protagonista. Antinaturalismo che si fa portavoce della tragedia interna, la stessa che i protagonisti vivono fra fonemi carichi d'odio e movenze costrette. Sui toni del bianco e del nero si srotola il groviglio familiare degli Atridi, in atmosfere senza tempo per oggetti evocativi, attraverso una regia sensibile all'impatto estetico nella costruzione plastica.
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Art is Present | la Voce dell'Arte
Magazine d'Arte e Cultura. Teatro e Danza. Queer

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torino n. 439 del 07 novembre 2016
Direttore Giovanni Bertuccio



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