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Popescu vs Potere


Foto
Stere Popescu (1920-1968)
Nel 1947 Stere Popescu rifiuta di unirsi al partito, viene espulso dall'Opera e calunniato pubblicamente, nonostante sposato con la critica Sanda Agalides. La prima ondata di omofobia di stato e l’attacco verso la sfera personale serviva, per il proletcultism, q mettere a tacere l'opposizione.

Anni 60
House & Ball


Foto
House of Xtravaganza | ph Timothy Greenfield-Sanders
Con termini come ball culture, house system, ballroom community si intende identificare uno strato della cultura queer americana, caratterizzato dalla partecipazione a competizioni dette ball, cioè balli, durante le quali alcuni partecipanti sfilano, altri ballano, altri ancora competono in drag, secondo categorie stabilite per emulare altre identità di genere e classe. Luoghi fumosi e clandestini, le ball erano i soli posti in cui rifugiarsi ed esprimere se stessi in sicurezza. Anche se si parla di queer ball già a partire dal 1869, la prima ball ufficiale risale al 1964.

Lindsay
​Kemp


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L. K. | ph. Allan Warren, 1969
Verso la fine degli anni Sessanta sviluppa la propria sintesi fra diversi linguaggi teatrali privilegiando un approccio personale e innovativo alla danza e al teatro, così nel 1968-1969 nasce la prima produzione di Flowers... una pantomima per Jean Gênet, tratto da Nostra Signora. 
continua
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Trokadero
​Ballet

Anni 70
​Waaking

Tyrone Proctor ​


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Les Ballets Trockadero de Monte Carlo | Giselle Act II
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Immagini dal programma televisivo Soul Train
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Tyrone Procctor | Soul Train, 1970
Tre membri della Ridiculous Theatrical Company, nel 1972, formarono la Trockadero Gloxinia Ballet Company. Miscela psicosessuale di camp, resistenza fisica ed esagerazione.

Celebrando l'opera più che il minimo, valorizzando l'artificio più che la realtà, 
privilegiano il ridicolo rispetto al convenzionale.
Nei night club e nelle ballroom, della costa ovest degli Stati Uniti d'America, in particolare a Los Angeles, negli anni Settanta, prende piede un particolare tipo di danza. A imitazione delle movenze delle attrici e delle cantanti dell'epoca, il waacking è uno stile di danza nato all'interno della comunità queer afroamericana e latinoamericana nell'era della disco music, dei ritmi precisi e del beat: i veicoli perfetto per questo stile. Diffusosi, poi, senza connotati di identità sessuale, il waacking permette di creare uno stile personale. Non importa che sia sexy, femminile o aggressivo,  fondamentale è dare spazio alla creatività.
Ballerino originale di Soul Train Gang, Tyrone Proctor è considerato il solo responsabile del riemergere del waacking in tutto il mondo.

​Ha formato molti waacker della scena underground degli anni Settanta, e oggi insegna sulla scena della danza globale, diffondendo la conoscenza e la storia del waacking. 
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Michael Clark

Anni 80
​Inghilterra

DV8 physical theatre


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M.C. | Hail the New Puritan | Ph R. Haughton, 1985
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Swan Lake, Matthew Bourne, 1995
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John | DV8 Physical Theater, 2014 | ph B. Hopper
Acclamato come "il vero iconoclasta della danza britannica", fin dall'inizio
le sue esibizioni sono state  un mix di rigore tecnico e sperimentazione
, con coreografie intense unite ad elementi della cultura punk, dada, pop e rock. Le sue produzioni aprono  nuove strade,
provocando  il pubblico. 
Gli anni Ottanta sono stati uno di quei rari periodi in cui si respirava avanguardia. Nuove idee su arte, società e politica si univano alla fiorente cultura dei club. Le tematiche queer smettono di essere ai margini e all'interno delle scritture di danza delle nuove generazioni - fra provocazione e impegno civile - danno vita ai personaggi principali. Stufi della tradizione e di come traduceva la realtà, quattro giovani coreografi avevano bisogno di comunicare un altro mondo, un altro corpo. Michael Clark, Lloyd Newson, Lea Anderson, Matthew Bourne, i nomi di una generazione. 
Fondato nel 1986 da Lloyd Newson, DV8 Physical Theater nasce in risposta alla frustrazione per la mancanza di argomenti nella danza. Il coreografo sentiva che il pubblico veniva "ingannato dalla profondità" della danza contemporanea. Ossessionata dalla ricerca estetica.
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Lea Anderson
Matthew Bourne
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Willi
​Ninja

Anni 90
​Voguing

Vogue
​Vuoto


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Willy Ninja, fondatore House of Extravaganza
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Pose del voguing
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Chalayan & Ayabamby
Willi Ninja fonda la sua House nel 1982. Di chiara derivazione  asiatica e ispirato dalle arti marziali, il nome dava vita ad un contesto multirazziale, includendouomini bianchi. A differenza delle altre houses in cui la maggior parte era di origine afro-americana, la House of Xtravaganza era totalmente latina.
Dalle ballroom si è diffuso in tutti gli Stati Uniti: Chicago, Atlanta e Los Angeles. Anche a Londra si sono diffuse le ballroom, per quanto si concentrino non tanto sulle competizioni di voguing, quanto sulla Runway, competizione di sfilate. Vogue apre le porte a un universo di sottogeneri e diversificazioni infinite, con in comune un linguaggio che attinge da altri mondi: quello delle arti marziali, dell'arte egizia, delle pratiche militari e della breakdance. Oggi vogue è un fenomeno globale in continua evoluzione. Del 2012, infatti, è l'apertura di The House of Melody, la prima casa di vogering tedesca, che ancora oggi, lotta contro l'ignoranza, contribuendo al rispetto di tutti.
Se è vero che il voguing ha avuto un ruolo importante nel processo di asserzione subìto dalle minoranze durante gli anni sessanta, è anche fondamentale come, attraverso la sua diffusione, si sia svuotato perdendo le caratteristiche origina rie. Oggi vogue è più un espressione artistica che culturale.
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1 PERCORSO

Anni 2000 | ​Italia

2 PERCORS0


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INRI | Zerogrammi | Photophilla, 2008
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Serata Nijinsky | EgriBiancodanza , 2013
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Siegfried | Francesco Marilungo, 2014
Dall'Infinitamente piccolo della siciliana Megakles Ballet inizia un percorso ideale che parla del Corpo. Delle sue restrizioni e compressioni. Se Zerogrammi con Inri ironizzano su ruoli e religione, Astolfi coi suoi Carmina Burana vuole ridare al suo corpo una dimensione pagana: la libertà di riscoprirsi.
1 PERCORSO
Nel Duemila molte delle tematiche, che in passato venivano affrontate e agite in luoghi altri rispetto la cultura dominante, emergono più liberamente. I dettami europei impongono che sessualità e diversità siano i protagonisti sui palcoscenici e così molte compagnie affrontano l'argomento dai propri punti di vista e dalle proprie esperienze. Anche in Italia, con il nuovo secolo, le tematiche queer investono la danza in maniera esplicita. O meglio, alla maniera italiana. Dopo aver viaggiato per l'America e l'Inghilterra, dagli anni Sessanta fino agli anni Novanta, sembra naturale, arrivati fin qui, comparare l'Italia di oggi con le esperienze vissute nei paesi di ieri. 
continua
Opere coreografiche che a partire dagli anni 10 del 2000 hanno affrontato la tematica del diverso, dell'androgino e della libertà sessuale. Fra Oriente e Occidente alla ricerca del Old King, passando per Usdum si scopre un nuovo Siegfried e si  comprende meglio Butterfly attraverso la noia di Maria Hassabi.
2 PERCORSO

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Art is Present 
Magazine d'Arte e Cultura
​Teatro e Danza. Queer

​
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torino n. 439 del 07 novembre 2016
Direttore Giovanni Bertuccio
​

email:

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