La nascita dell'arte teatrale è legata ai culti religiosi e alla dimensione magica della festa comunitaria.
La dimensione primordiale del teatro era puramente fisica, basata esclusivamente sul movimento del corpo: rappresentazioni mimiche, danze, movimenti ritmici fino allo stato di trance.
Riferimento per gli scenografi virtuali contemporanei, le sue opere rivelano più la funzione interpretativa che decorativa della scenografia. In Svoboda il senso narrativo coincide con il senso della percezione spaziale, anticipando il significato di real time.
Sia nel teatro che nella danza, l’utilizzazione del videoè presto diventata una pratica abbastanza usata nella messa in scena.
La tendenza più diffusa è stata quella di inserire la produzione video nello spettacolo in funzione prevalentemente scenografica o alla ricerca del puro effetto spettacolare.
L’opera d’arte del futuro. Alle origini della multimedialità, 2017
Wagner era categorico: un'opera d'arte moderna non può che essere inclusiva di tutte le forme artistiche. Sarà per primo lo stesso Wagner che cercherà di realizzare nelle sue opere questo ideale multimediale.
Tèchne e Teatro Teatro e Virtuale
Negli ultimi trent’anni i dispositivi multimediali sono entrati nel mondo del teatro e dello spettacolo integrandone i linguaggi e abituandoci a stili, poetiche e arti che della contaminazione hanno fatto il proprio codice estetico. L’idea di utilizzare una tecnologia extra-teatrale per potenziare la macchina scenica precede l’invenzione del video, ovviamente, e va indietro fino ad arrivare agli albori del cinema. Con la sviluppo della settima arte, il teatro subisce una duplice trasformazione.
L’immagine video in scena, elemento caratterizzante la ricerca teatrale degli anni Ottanta, è entrata molto più facilmente del cinema nel codice teatrale, anche per maggior economicità e flessibilità del medium. In funzione prevalentemente scenografica o alla ricerca del puro effetto spettacolare, questo uso del video, in molti casi, rifletteva una concezione riduttiva del rapporto fra scena reale e scena virtuale.
Il video. inteso non solo come immagine ma come dispositivo multiplo, innesca un processo di durata e di “esplosione” verso il contesto spaziale. Con l'abolizione del punto di vista unico e l’apertura ad una temporalità plurima, lo spettatore partecipa, così, ad un evento reale, fisico. E il suo mondo emotivo e percettivo, che si confronta o interagisce con l'opera, diventa necessario per lo svolgersi della narrazione. Infatti le opere interattive hanno la capacità di modificarsi grazie alla presenza e all’azione degli spettatori, diventati veri coautori dell’opera.
L’idea di una performatività deterritorializzata, estesa a vari canali permette di sperimentare nuove frontiere per un "nuovo" teatro on line. Ne emergono opere nuove, eventi globali chiamati Hyperdrama o Virtual Drama. Un’ulteriore fase dell’estetica teatrale e del rapporto con il pubblicoche si ritrova oggi, non solo ad attivare i sensi in un eccesso percettivo ma ad agire sullo spettacolo, ri-portando il teatro, con nuovi mezzi e nuovi modi, alla sua irriducibile qualità relazionale.
Il teatro, non risulta impermeabile al divenire multimediale della società,anche se con notevoli resistenze. L'uso delle tecnologie digitali trasforma tutte le fasi produttive dello spettacolo, dalla progettualità alla sua dimensione scenica, producendo nuove modalità ibride di creazione.
Il Teatro rimane un luogo dove la Tecnologia attecchisce con difficoltà. Ad esempio Gabriele Lavia e Giorgio Albertazzi hanno l'idea del Teatro come luogo dove nulla è necessario se non l’attore, il testo e gli spettatori, ripudiando qualsiasi uso tecnologico. L'uso delle tecnologie però, fa parte della storia del teatro.
Nato in Italia agli inizi degli anni Ottanta, il videoteatro è soprattutto performances tecnologiche o spettacoli teatrali che utilizzano le nuove tecnologie in scena.
Le prime produzioni si ebbero nell’ambito della postavanguardia teatrale, coniugando la performance con le pratiche video.
Nel mondo audiovisivo l’ingresso della tecnologia della realtà virtuale ha rivoluzionato il sistema produttivo trasformando professioni e modalità lavorative. Oggi la scenografia virtuale è in grado di creare qualunque ambiente tridimensionale.