Il Teatro
dei Vucciria
Giovanissimi e brillanti, preparati e profondi. Ironici e sarcastici, intelligenti e sensibili, i Vucciria Teatro sono una Compagnia teatrale indipendente. Fondata nel 2013 da Joele Anastasi ed Enrico Sortino, con la collaborazione, fin dall’inizio, dell’attrice Federica Carruba Toscano, il gruppo opera tra la Sicilia e Roma. Di seguito, il mondo, l'arte ed il teatro dei Vucciria.
lo Stile
Necessità e Resistenza
Vuccirìa teatro nasce dalla necessità di preservare la nostra autenticità, ci dice il regista Joele Anastasi. Oggi tutto è omologazione e standardizzazione. Anche l'industria dell'arte sforna eserciti di esecutori ripuliti e svuotati. Anime in potenza "sensibili" che finiscono per aderire ad un modello artistico e culturale che non li rappresenta. Avevamo voglia di parlare, e di trovare la nostra via d'accesso per l'Arte. Ed è difficile oggi iniziare un percorso di compagnia. Ma tremendamente stimolante. Oggi fare Arte per noi significa lottare, resistere a quel disfacimento. Probabilmente per cercare di cambiare il mondo, o di sopravvivere da esso. Siamo giovani e la nostra generazione sa che per esistere deve lottare in maniera brutale. Non c'è altrimenti via d'uscita. Quindi in fondo siamo fortunati perché dobbiamo scegliere solo tra due cose, o vivi o morti.
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Io, mai niente con nessuno avevo fatto, 2013
La Sicilia è come una madre che culla i propri figli per condurli in un sonno eterno. E' amore e senso di protezione che si trasforma velocemente in una lenta agonia. La storia che noi raccontiamo svela delle dinamiche umane che non necessariamente sono inscrivibili ad una zona geografica specifica. E' amore puro che si intreccia ad un destino ineluttabile che spinge verso la morte. Quasi come fosse pronta a trascinarti giù con lei, negli abissi del mare, per rimanere nascosta in eterno.
Battuage, 2014
Battuage racconta di come la ricerca spasmodica del sesso può tramutarsi in una tendenza del tutto anti-erotica che rivela la morte stessa del sesso, o meglio dell’eros. La nostra società è sempre più virtuale e più solitaria e l’individuo finisce per instaurare un rapporto erotico con la propria immagine, anche quando si parla di un rapporto con un altro corpo, un altro spirito, un’altra persona. C’è sempre meno voglia di esporsi e di condividere.
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Yesus Christo Vogue, 2016
Lei: Se siamo solo carne morta perché l’aria per noi non può diventare più ostile? Perché non riesco a soffocarMI? Perché se sento strisciarmi addosso i vermi fin sopra la testa devo ancora trascinare la mia carne putrida. Se chiudo gli occhi io adesso vedo il figlio. Chiudi gli occhi e guarda il figlio.
Lui: L’ho visto. Lo vedo! Posso vederlo poggiarsi sulla tua testa ed avere paura di te! Ti ho sentito piangere di notte e desiderare di prenderli ad uno ad uno i tuoi figli mai nati per abbracciarli forte, per stringerli al tuo seno.
Dal testo di Yesus Christo Vogue
Lui: L’ho visto. Lo vedo! Posso vederlo poggiarsi sulla tua testa ed avere paura di te! Ti ho sentito piangere di notte e desiderare di prenderli ad uno ad uno i tuoi figli mai nati per abbracciarli forte, per stringerli al tuo seno.
Dal testo di Yesus Christo Vogue
Immacolata Concezione, 2017
Immacolata concezione è la storia di un microcosmo siciliano fatto di omertà, violenza e presunzione, ma anche di quell’autenticità tipica della carnalità isolana, dove i ruoli sociali spariscono tra le quattro pareti di una stanza, per poi emergere nuovamente appena fuori l’uscio della porta. Lo spettacolo è ambientato alla vigilia della guerra, racconta il punto di snodo di un sistema sociale in cui le relazioni vorrebbero ancora essere prodotte invece che brutalmente consumate, dove però i concetti di futuro e speranza contenevano i germi malati dei regimi totalitari che provocarono il conflitto mondiale. Da quel momento la visione stessa dell’umanità, sia nelle relazioni tra gli uomini sia nel rapporto con il potere, muterà profondamente e il concetto stesso di sacro cesserà di avere una corrispondenza nel piano del reale.
www.vucciriateatro.com
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