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QUEER E DANZA                                                      ANNI OTTANTA                                                      MATTHEW BOURNE

1/3/2021

 
Foto
Sir Matthew Christopher Bourne | Ph Hugo Glendinning
In relazione alle diverse tendenze che caratterizzano la danza inglese degli anni Ottanta quello di Matthew Bourne è un caso unico. Non interessato alle composizioni astratte o alla sperimentazione di nuovi mezzi, il suo obiettivo è creare danze in cui l'elemento teatrale sia particolarmente evidente, che si tratti di un classico del balletto o di un musical di Busby Berkeley.
​

Come direttore artistico di New Adventures (2002), uno dei più grandi successi culturali britannici, ha avuto il merito della creazione di un nuovo, enorme, pubblico per la danza. Da più di trent'anni crea e dirige coreografie per musical (tra cui Oliver!, 1994; Mary Poppins, 2004), teatro, film, oltre che per le sue pluripremiate compagnie. Nove volte vincitore dell'Olivier Award, Matthew Bourne e l'unico regista britannico ad aver vinto due Tony Award, come miglior coreografo e come miglior regista
(Il lago dei cigni, 1999).


​FORMAZIONE

Sir Matthew Bourne, classe 1960, a diciotto anni, nel 1978, abbandona la scuola e lavora come archivista alla BBC, come venditore di biglietti teatrali da Keith Prowse e come maschera al National Theatre. Nonostante non avesse mai frequentato una scuola, si dilettava, nel dirigere diverse compagnie amatoriali di danza. All'età di 22 anni, nel 1982, decise di iscriversi al Laban Centre for Movement and Dance a Deptford. Si diplomerà nel 1985.

Un anno ancora (1985–86) rimane al Laban Center ma questa volta come danzatore della Transitions Dance Company, gruppo interno al centro. Nel 1987, con gli amici e colleghi Emma Gladstone e David Massingham, co-fonda la prima compagnia: Adventures in Motion Pictures.
​

Ballerino professionista per 14 anni, dal 1988 - membro dallo stesso anno dei Featherstonehaughs di Lea Anderson - fino al 1999 quando apparì per l'ultima volta sul palcoscenico nel ruolo di von Rothbart nel Lago dei Cigni.​​

Prima di abbracciare la danza, Bourne era fan di quasi ogni forma di arte performativa. Come confermato nelle interviste, frequentava regolarmente il teatro più di due volte a settimana. I vecchi film di musical esercitavano su di lui un fascino particolare e come studente al Laban Centre, il giovane Bourne, riceve una formazione eterogenea che includeva alcune delle principali tecniche e stili di danza: dalla tecnica Graham al balletto. E Sebbene si possa parlare di uno “stile Bourne”, è difficile definirne effettivamente gli elementi tecnici. Ma indubbiamente il vocabolario del movimento di Bourne
si caratterizza per il costante adattamento del linguaggio coreutico ad un contesto drammatico. 



​Adventures
​in Motion Pictures

1987-2002 DE-CONTESTO E TEATRALITà

​

Foto
Swan Lake | Matthew Bourn, 1995
La volontà di una danza teatrale impone che la narrativa sia una costante delle creazioni di Bourne. Elementi narrativi sono sempre presenti nelle sue opere e questo contribuisce indubbiamente alla popolarità delle sue coreografie. Accessibilità dovuta anche all'innato senso della commedia di Bourne, che trova espressione nella satira tagliente, nell'ironia sottile o nell'umorismo oscuro.

Già in Overlap Lovers (1987), la sua prima opera, la magia teatrale di Bourne è immediatamente riconoscibile. Senza usare la tecnologia più recente riesce a creare immagini sorprendenti, semplicemente attingendo al linguaggio della danza. Sebbene Bourne e la sua compagnia fossero, alla fine degli anni Ottanta, una presenza familiare nella danza britannica, è nei primi anni Novanta che acquista una più ampia popolarità. Quando nel 1992, il direttore della British Opera North commissiona a Bourne una nuova versione de Lo schiaccianoci per omaggiare Ciajkovskij
nel centenario della morte.

​
SCHIACCIANOCI


Nella versione Bourne lo scenario rimane quello originale ma se ne stravolge il contesto e l'azione. Un cupo ospizio vittoriano, all'interno del quale gli orfani cercano di divertirsi, è contrapposto, in modo satirico, all'ambiente lussuoso della tradizionale festa di Natale dello Schiaccianoci. Anche il Regno dei Dolci si trasforma e diventa una caricatura della società contemporanea in cui le persone, letteralmente “dolci”, si leccano a vicenda. Diversi sono i riferimenti ironici a illustri esempi coreografici del passato, come Frederick Ashton e Busby Berkeley, e il vocabolario coreutico si nutre di tecniche e stili che vanno dal balletto (anche se le scarpe da punta non vengono mai utilizzate) al ballo da discoteca. ​

Non solo coreografi, Bourne guarda anche al cinema e nello stesso anno The Percys of Fitzrovia (1992) si ispira alle opere di Noël Coward e subisce le influenze dei film di Alfred Hitchcock Deadly Serious (1992).
​
LA MUSICA

Altro tratto distintivo
è il suo uso della musica. Particolarmente evidente in creazioni come
Lo schiaccianoci, Highland Fling (1994) e Il lago dei cigni (1995), in cui la danza è impostata su spartiti riconoscibili e preesistenti piuttosto che su note composte per l'occasione. Bourne cattura così l'essenza della musica originale, dandone una lettura coreografica nuova e personale, distintiva. Un esempio è la sequenza da discoteca in Highland Fling, costruita sulla partitura di Løvenskjold del 1836, La Sylphide.

​
SYLPHIDE

Anche per il noto balletto del diciannovesimo secolo La Sylphide di August Bournonville, Highland Fling - sottotitolato "A Romantic "Wee" Ballet" – conserva, quasi nella sua interezza, la trama originale, mentre il tempo e il contesto dell'azione sono portati ai nostri giorni.
La Silfide diventa così, il prodotto delle allucinazioni indotte dalla droga di James. E il secondo atto, incentrato sull'inutile lotta di James per unirsi alle silfidi, diventa un'allegoria della volontà dell'uomo di superare i propri limiti. L'opera, principalmente sotto forma di parodia coreografica, è intrisa di riferimenti ad altri balletti del XIX secolo.


LAGO DEI CIGNI

Anche nel successivo Lago dei cigni, parodia e riferimenti culturali sono usati con lo stesso effetto. Con Il lago dei cigni, Bourne forse si assume il rischio di reinterpretare una delle partiture per balletto più amate del XIX secolo, il capolavoro di Ciajkovskij del 1877. Interpretato da un cast esclusivamente maschile, i suoi cigni scuotono il canone del balletto, scioccando i tradizionalisti

Il principe di Bourne è un'anima tormentata. Desidera ardentemente la libertà dal mondo costrittivo della società di corte, proiettando, questo desiderio di libertà, su un cigno maschio che, invece, ha perseguitato i suoi sogni fin dall'infanzia. In un'efficace reinterpretazione del famoso 'atto bianco', l'infelice principe si ritrova in un parco illuminato dalla luce lunare e qui incontra il cigno e il suo gruppo di cigni compagni. Ma più che ballerine in tutù, questi sono maschi, a torso nudo e scalzi.

​L'equivalente di
Bourne del malvagio Cigno nero è un giovane vestito di pelle che intrufolato al ballo reale, seduce la regina facendo cadere il principe nella disperazione. Isolato e rifiutato dalla società, il principe viene infine accerchiato dai cigni, che beccano a morte sia lui che il capo cigno. Ancora una volta i riferimenti culturali sono forti, dal balletto della farfalla che ricorda The Concert (1956) di Jerome Robbins, al ballo da sala attingendo all'immaginario dei musical di Hollywood. Ma le scene più di impatto sono, senza dubbio, quelle "bianche" o del cigno, in cui chiaro appare il genio coreografico di Bourne. ​


​
CENERENTOLA

Le sue innovative riletture dei classici della danza, sempre con una forte carica erotica, continuano e gli anni Novanta si concludono con una rivisitazione della fiaba di Cenerentola (1997). Anche qui il contesto si attualizza e al pubblico del London Blitz si presenta una famiglia sessualmente disfunzionale. Il Duemila si celebra con una nuova versione de la Carmen di Georges Bizet (2000). Cambiando il titolo da Carmen in Car Man trasferisce il posto di lavoro dalla fabbrica di sigarette ad un'officina meccanica e come protagonista sceglie un vagabondo maschio, un bisessuale che si lancia in una piccola cittadina degli Stati Uniti come un uragano ormonale. 


​​New Adventures
2002-2022
​

Foto
Spitfire | Matthew Bourne, 1988
La maggior parte delle produzioni iconiche di Adventures è stata riproposta per New Adventures, nuova compagnia formata da Matthew Bourne e dal suo co-regista Robert Noble nel 2002. Ma al repertorio si sono aggiunte nuove e rivoluzionarie produzioni, tra cui Play Without Words (2002, coproduzione National Theatre), Edward mani di forbice (2005), Dorian Gray (2008), Lord Of The Flies (2011, solo regia), Early Adventures (2012) una raccolta dei suoi primi lavori, e una sua personalissima versione de La bella addormentata nel bosco (2012) .

Nel 2016, New Adventures presenta la prima mondiale di The Red Shoes basato sul classico film di Powell & Pressburger con musica di Bernard Herrmann. Sempre tutto esaurito le sue scarpette rosse vincono due Olivier Awards nel 2017 per il miglior intrattenimento e per il miglior coreografo teatrale.



ROMEO E GIULIETTA

Nonostante il successo del suo Il lago dei cigni, in cui ha alterato la storia per raccontare di un maschio umano che si innamora di un cigno maschio, Bourne nel 2007 pensa ad un Romeo e Giulietta in versione gay. "Ha più a che fare con la danza che non con la sessualità", ha detto il coreografo. "Un ballerino, gay o etero, si inserisce molto felicemente in una relazione con una partner femminile. È qualcosa che ci viene insegnato, ci si adatta, sembra giusto, il sollevamento e tutta quella roba. Allontanarsi da questo, fare [cioè] un convincente duetto d'amore, un duetto romantico e sessuale, per due uomini che sia comodo da fare e comodo da guardare - non è semplice. Non l'ho mai visto."

E forse per questo, ripensandoci nel 2019 Bourne sceglie di lasciare la coppia maschio/femmina
 ma aggiornandone e re-immaginandone, nella storia, aspetti contemporanei come i divari generazionali. Questa produzione, ambientata in un centro di detenzione, filmata nei minimi dettagli da Ross Macgibbon, prende in prestito i giovani delinquenti di West Side Story, concentrandosi però su questioni di abuso, abbandono, violenza e l'eccessivo uso di farmaci da parte degli adolescenti.

Attualizzando la tragedia di Shakespeare, Bourne consente al racconto di incarnare altre forme e porre nuove riflessioni. Su come, ad esempio la nostra società curi gli adolescenti in difficoltà attraverso un'eccessiva medicalizzazione e la proliferazione di diagnosi di problemi comportamentali. Non sono certo argomenti che ci si aspetterebbe da una compagnia di danza eppure Bourne sente l'esigenza di continuare a parlare degli istituti psichiatrici, questa volta, però, concentrandosi su come si concretizzi l'assistenza istituzionale per i malati di mente. 


​
THE MIDNIGHT BELL

Il 2022 vedrà la nuova produzione per il 30° anniversario di Lo Schiaccianoci e la prima dell'ultimo lavoro ideato da Bourne, The Midnight Bell, ispirato ai romanzi dell'autore inglese Patrick Hamilton.
​


​CRITICHE

Alcuni critici considerano i classici reinterpretati come punti di riferimento significativi nella carriera di Bourne. Altri considerano tali opere come un segnale allarmante della mancanza di inventiva del coreografo e, in effetti, la sua versione di Cenerentola del 1997 non ha esplorato appieno le possibilità simboliche e metaforiche offerte dalla storia o dalla musica.

​Tuttavia, se analizzate in dettaglio, le sue opere rivelano un compendio delle formule coreografiche di Bourne e un'esplorazione di nuove possibilità, spesso sulla falsariga della danza contemporanea nordeuropea. Come ha confermato lo stesso 
Bourne, le sue reinterpretazioni dei classici rappresentano un'esplorazione costruttiva di nuove possibilità piuttosto che una ritirata o un cambio di direzione. 
​
​

​COREOGRAFIE

​Overlap Lovers - 1987
Spitfire – 1988
The Infernal Galop – 1989
Town & Country – 1991
Watch with Mother – 1991
Deadly Serious – 1992
Percy of Fitzrovia – 1992
Nutcracker! – 1992
Highland Fling – 1994
Swan Lake – 1995
Cinderella – 1997
The Car Man – 2000
Play Without Words – 2002
Edward Scissorhands – 2005
Dorian Gray – 2008
Lord of the Flies – 2011
Early Adventures – 2012
Sleeping Beauty – 2012
The Red Shoes – 2016
Romeo and Juliet – 2019
The Midnigth Bell - 2022
​
​

FILM & TV

​Drip: A Narcissistic Love Story – 1993 - BBC TV
Late Flowering Lust – 1993 - BBC TV
Swan Lake – 1995, 2011 & 2019
Nutcracker! – 2001
Matthew Bourne's Christmas - 2012 - Channel 4
The Car Man – 2001 & 2015
Sleeping Beauty – 2013
Cinderella – 2017
Romeo and Juliet – 2019
Foto
Fonti
traduzioni di Davide Monetto
​
www.new-adventures.net
Giannadrea Poesio, Matthew Bourne in Fifty Contemporary Choreographer, Martha Bremser, Routledge 1999

Cunningham, John (16 September 2000). "The Guardian profile: Matthew Bourne: Coming on in leaps and bounds". The Guardian.
Mackrell, Judith (19 November 2002). "Up close and personal: The man behind Adventures in Motion Pictures tells Judith Mackrell why he is giving up on glitz and going back to basics". The Guardian..
"Spotlight on Matthew Bourne". BBC Blast. Archived from the original on 6 April 2008. Retrieved 9 October 2007. – an interview with Matthew Bourne with advice for teenagers.
 "No. 61450". The London Gazette (Supplement). 30 December 2015
 "Swans' Way; Why Matthew Bourne's dances are different." The New Yorker (12 March 2007): 40–46
Macaulay, Alastair (ed.) (1999). Matthew Bourne and His Adventures in Motion Pictures: In Conversation with Alastair Macaulay. London: Faber and Faber. ISBN 0-571-19706-X.
"New Adventures Charity: Company number 06548321". Companies House. Retrieved 18 June 2021.
"Matthew Bourne's The Car Man at The Royal Albert Hall - June 2021". LondonTheatre1. 2020-12-03. Retrieved 2021-06-18.

gb 
​



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