![]() Nella società occidentale contemporanea la distinzione tra omosessuale ed eterosessuale è così radicata che la maggior parte degli autori, che si sono occupati di identità, è partita dall'assunto che ognuno di noi dovrebbe averne una. Ma come dice Robert W Connell in Questioni di genere, non credo, che esista una successione fissa di stati della formazione del genere, benché lo abbiano creduto molti psicologi, da Freud in poi. Quanto sappiamo della varietà degli ordini di genere rende improbabile l'esistenza di regole universali sul modo in cui si apprende il genere. Forse quello che più si avvicina ad una regola universale è proprio il fatto che ogni progetto di genere non è meccanicamente determinato alla sua origine. La varietà della mascolinità e della femminilità che emerge con evidenza dalle ricerche suggerisce una molteplicità di traiettorie di formazione del genere. Le disuguaglianze di classe, la diversità etnica, la differenza regionale, le origini nazionali e l'immigrazione portano esperienze del periodo adolescenziale molto diverse tra loro. Il genere, dunque, non è unidimensionale, né tanto meno uniforme. Può succedere, infatti, che un adolescente sviluppi nello stesso momento due o più strategie di genere diverse l'una dall'altra, e talvolta tra loro in conflitto. Pensiamo ad un giocatore di football americano che scrive poesie o ad una bomba sexy che studia con accanimento per l'università. Simili conflitti sono molto frequenti nell'adolescenza ma possono continuare anche nell'età adulta. E il processo di apprendimento nei giovani consiste nell'acquisizione di una certa competenza di genere. L'apprendimento è un processo attivo nel corso del quale l'individuo improvvisa, copia, crea, sviluppando strategie specifiche per affrontare le rigidità presenti nelle strutture di genere. In altre parole, impara a tirare avanti e col passare del tempo, queste strategie, specialmente se si rivelano efficaci, si cristallizzano come modelli specifici di femminilità e maschilità. Fondere la personalità di un individuo in un'entità unica significa rifiutare la sua intrinseca diversità, la sua apertura, e può anche indicare un rifiuto al cambiamento. Oggi, infatti, si parla di una triade bio-psico-sociale suggerendo che, sia per gli uomini che per le donne, la sanità o la patologia non coincide più con il genere della persona amata, ma con la capacità di amare; questa, come dicono Bion (1975) e Kohut (1985), sarebbe l’espressione più vera della maturazione psichica della persona. gb |
Maschio e Femmina | Neutro |
Il genere è qualcosa che diamo solitamente per scontato e dicotomia e differenza sono così comuni da sembrare l'ordine naturale delle cose. Tali credenze, ancora oggi, vengono riconosciute come espressione di differenza naturale e volendo semplificare, gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. La potenza del modello, che alcuni autori identificano come una vera e propria struttura, nelle società in cui vige impone la relazione sessuale come la base principale della famiglia. In Oriente vige la stessa struttura? Bisessualità originariaPer Butler sarebbe la bisessualità primaria e non la scena edipica della rivalità a produrre il ripudio della femminilità da parte del bambino e l'ambivalenza nei confronti del padre, mettendo in dubbio il primato dell’investimento materno e, di conseguenza, anche l’eterosessualità primaria. E' il tabù dell’omosessualità che crea le predisposizioni eterosessuali che rendono possibile il conflitto edipico. Le predisposizioni non sono fatti sessuali psichici primari ma effetti prodotti da una legge imposta dalla cultura.. | La maggior parte dei dibattiti contemporanei sul genere tralascia la terza categoria e mette in rilievo piuttosto, come visto, una dicotomia. Presupponendo che esista una netta linea di demarcazione biologica tra il maschile e il femminile, definiscono il genere come la differenza sociale o psicologica che corrisponde a questa demarcazione, nella misura in cui ne sarebbe la causa oppure l'elaborazione successiva. Con lo sviluppo delle scienze sociali, si è spostato l'obiettivo dalla differenza alle relazioni.. Emozioni e SessoL'importanza del legame emotivo nello sviluppo dell'essere umano è stato oggetto di studio delle ricerche freudiane. A partire da idee mutuate dalla neurologia, ma soprattutto da quanto osservato nei casi clinici che studiava, Freud si rese conto dell'importanza di questi legami, che definiva investimenti, riferendosi non soltanto alle relazioni affettive, ma anche ai modelli di relazione propri dell'istituzioni sociali. Il viennese aprì così, la strada all'analisi della struttura delle relazioni emotive, dei legami o dei vincoli.. |
Autore
Giovanni Bertuccio
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