![]() Secondo Lacan, la Legge del padre struttura ogni significazione linguistica,denominata il Simbolico, e diventa così un principio universale di organizzazione della cultura. Il Simbolico diventa possibile attraverso il ripudio della relazione primaria con il corpo materno. Il «soggetto» che emerge, il bambino, diventa portatore o fautore della legge repressiva. Il caos libidico che caratterizzava la dipendenza dalla madre, ora è vincolato da un “agente”, il potere patriarcale ad esempio, il cui linguaggio struttura la messa in pratica della legge, sopprimendo i significati multipli e instaurando al loro posto significati univoci e distinti. In Lacan, essere il Fallo e avere il Fallo denotano posizioni sessuali divergenti o non-posizioni all’interno del linguaggio. L’interdipendenza di queste due posizioni richiama la struttura hegeliana della mancata reciprocità tra servo e padrone, in particolare la dipendenza del padrone dal servo nell’istituire la propria identità. Secondo Lacan, che proietta questa scena in un ambito fantasmatico, ogni tentativo di istituire l’identità secondo questa disgiunzione binaria tra essere e avere il fallo conduce ad un fallimento. ![]() Essere il Fallo, per lo studioso, significa essere il “significante” del desiderio dell’Altro e apparire come tale. Questo Altro, però, non rappresenta il limite della mascolinità da parte di un’alterità femminile, ma, nella società eteronormata come quella occidentale, il luogo di un’auto-elaborazione maschile. Solo il soggetto al maschile, dunque, sembra originare significati e dunque “significare”. E questo processo di costituzione del significato implica che le donne riflettano il potere maschile, sempre e comunque, nella realtà , anche se simbolica. La relazione tra i sessi, quindi, è costruita in modo che l’«Io» parlante sia l’effetto mascolinizzato di un processo autonomo e auto-fondato, ma la coerenza, la veridicità di tale modello relazionale, viene minata dalle posizioni sessuali che cerca di escludere. Le donne, per essere il fallo, cioè colui che riflette e garantisce un'apparente posizione di soggetto al maschile, devono diventare, devono essere ciò che gli uomini non sono e, in questa mancanza, istituiscono la funzione essenziale degli uomini. "Per quanto paradossale questa formulazione possa sembrare, diciamo che per essere il fallo, cioè il significante del desiderio dell’Altro, la donna rigetterà una parte essenziale della femminilità, specialmente tutti i suoi attributi nella mascherata. Ella intende essere desiderata e amata a un tempo per quello che non è." Ne La significazione del fallo, l'opera da qui è tratta la citazione, Lacan, in un passo precedente, a proposito della relazione tra i sessi, scriveva che i rapporti tra uomo e donna, ruotano attorno a un essere e a un avere. E poiché tali relazioni si riferiscono al fallo, producono, nella realtà, forti contrasti: a livello personale, con la mancata, impossibile, aderenza all'ideale Maschile, al livello interpersonale con l'impossibilità di realizzare relazioni da significare, mettendo in discussione l'eterosessualità, ponendola come irreale. Ma se il divieto crea la «scissione fondamentale» della sessualità, rivela, anche, una qualche doppiezza che pre-esiste alla divisione, e che arrivi a minare qualsiasi tentativo di separazione. Considerare questa doppiezza psichica come effetto della Legge è lo scopo dichiarato di Lacan, ma anche il punto di resistenza nella sua teoria, dice Butler. I fini del Simbolico, in Lacan come quelli del Dio del Vecchio Testamento, sono del tutto ateleologici, non mirano cioè al raggiungimento di un qualche scopo, ma all’obbedienza e alla sofferenza per rafforzare il senso di limitatezza nel «soggetto» «davanti alla legge». La teoria lacaniana, quindi, deve essere intesa come una sorta di «morale degli schiavi». La figurazione della Legge del padre come autorità inevitabile e inconoscibile, continua Butler, davanti alla quale il soggetto sessuato è destinato a fallire, deve essere letta alla luce dell’impulso teologico che la produce tanto quanto alla luce della volontà del suo superamento. Sembra infatti, che in Lacan, la divisione sia sempre l’effetto della legge e non una condizione preesistente su cui la legge agisce. gbApprofondisci
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AutoreGiovanni Bertuccio Archivi
Gennaio 2020
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