![]() Il termine drammaturgia ha assunto nell’arco del Novecento molteplici significati. Definizione aperta e ambigua, la parola drammaturgia riflette, sempre, l’ evoluzione del teatro. Oggi, nella mistura di stili e linguaggi, si possono individuare quattro accezioni di drammaturgia. La prima è quella tradizionale e restrittiva, che si riferisce esclusivamente alla parte letteraria del teatro; la seconda è più generale ed estensiva, e concepisce la drammaturgia come l’organizzazione artistica degli elementi che compongono lo spettacolo o la performance teatrale. Questa seconda accezione ha attraversato tre fasi importanti: l’utopia dell’opera totale e della sintesi delle arti - da Wagner ad Appia e alle avanguardie del primo Novecento; il teatro di regia - Stanislavskji, Mejerchol’d, Craig - dove tutti i linguaggi, spazio, luce, movimento, suono, concorrono alla creazione dell’evento teatrale multisensoriale. La parola non scompare dalla rappresentazione, ma il suo ruolo si ridimensiona e soprattutto muta di senso. Il testo teatrale diventa, quindi, simile ad una partitura, dove le parole interagiscono con le altre forme d’espressione. ![]() Dagli anni Cinquanta - con Cage, Cunningham, Kaprow - e la nuova avanguardia degli anni Sessanta-Settanta, si sviluppano l’happening e la performance e in campo prettamente teatrale, va delineandosi una visione totalizzante di regia d’autore, pensiamo a Kantor a Mnuochkine, a Ronconi o a Wilson. In questo caso gli autori, quasi tutti con esperienza di regia, portano alle estreme conseguenze la scrittura drammaturgica, ripensandone il senso e le forme e fondando il canone drammaturgico moderno. Per questi autori il testo è portatore di una nuova concezione teatrale. L’ opera di Samuel Beckett rompe definitivamente con il “dramma” e la scrittura teatrale si scarnifica e l’essenza si riempie di silenzi e paradossi, segnando la fine di una, fino ad allora, normale comunicazione verbale, che da quel momento si apre ai nuovi media del cinema, della radio e della televisione. * Un’accezione più tecnica e professionale di drammaturgia è invece quella che si lega alla pratica reale del rapporto tra testo e scena e si articola in quattro tipologie: - il drammaturgo/regista, il regista è anche autore del testo o di un adattamento - la drammaturgia collettiva, tipica delle compagnie del teatro di ricerca - il drammaturgo puro, che affida il suo testo teatrale al regista; - la drammaturgia multimediale, scrittura di un testo per uno spettacolo che utilizza le nuove tecnologie audiovisive, digitali e interattive. gb |
AutoreGiovanni Bertuccio Archivi
Gennaio 2020
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