L’immagine video in scena, elemento caratterizzante la ricerca teatrale degli anni Ottanta, è entrata molto più facilmente del cinema nel codice teatrale, anche per maggior economicità e flessibilità del medium. In funzione prevalentemente scenografica o alla ricerca del puro effetto spettacolare, questo uso del video, in molti casi, rifletteva una concezione riduttiva del rapporto fra scena reale e scena virtuale, in alcuni casi rievocando, addirittura, i fondali ottocenteschi. Infatti, sostituire l’architettura scenografica o integrare schermi con immagini animate, non costituisce, necessariamente, l’apertura verso una nuova ed espressiva comunicazione per il teatro, ma rischia, piuttosto, di omologarlo ad un modello di fruizione televisiva. |
AutoreGiovanni Bertuccio Archivi
Gennaio 2022
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