![]() Con il nome computer art si indicano le forme d'arte elaborate in forma digitale. Il termine viene usualmente riservato per l'arte che è stata modificata in maniera non banale attraverso un computer. Non sono considerati computer art testi, registrazioni audio e video, in quanto il computer serve solo come mezzo di immagazzinamento. La computer art nasce nel 1950 grazie alla sperimentazione di due matematici/programmatori con sensibilità artistico-grafiche: Ben Laposky (USA) e Manfred Frank (Germania). Rifacendosi al costruttivismo e al razionalismo del Bauhaus, Laposky nel 1950 realizza l'“oscillogramma”. Scrive una funzione matematica, quindi non un'immagine, nel processore ed ottiene la base per una proiezione grafica. Successivamente, attraverso l'uso de l'oscilloscopio varia la lunghezza d'onda dei raggi luminosi del tubo catodico e creando delle distorsioni, che chiama "oscillogramma". I grafici prodotti dal computer sono i mezzi con cui possono concretizzarsi le astrazioni delle idee programmate. Ad ogni formula algebrica corrisponde una diversa forma grafica, l'artista ha quindi la possibilità di ottenere infinite variazioni che possono ispirarlo in un universo contemplativo totalmente nuovo, in continua, stimolante, comunicazione con la macchina. ![]() Dall'America, pioniera, altri gruppi di ricerca sono sorti in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Italia, a Vienna, Madrid e Buenos Aires, tanto che il movimento ha avito sempre più importanza, sancita in due grandi mostre, la Cybernetic Serendipity, tenutasi nel 1968 a Londra, e la Computer art, On the eve of tomorrow, esposizione itinerante del 1969 dalla Germania al Giappone. Queste mostre, veri e propri eventi, hanno portato al grande pubblico un'arte che prima era rimasta quasi un esperimento privato. Tuttavia, la digital art deve ancora guadagnarsi il riguardo concessi a forme d'arte storicamente consolidate come scultura, pittura e disegno, forse a causa dell'erronea impressione da parte di molti che "a farla sia il computer". L'uso del nuovo medium rappresenta sì una rottura rispetto alla tradizione, ma può condurre ad una nuova apertura nell'arte e ad una migliore comprensione dei fenomeni artistici. gb |
AutoreGiovanni Bertuccio Archivi
Aprile 2022
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