ART IS PRESENT
  • Home
  • Associazione
  • Perchè?
  • Hic et Nunc
    • Hofesh Shechter 21
    • Sidi Larbi Cherkaoui 99 | 19
    • #Pensierobimbo | Incanti 18
    • EgriBianco | Showcase 18
    • TST | Il Cielo su Torino 18
    • Perunteatrocontemporaneo16
  • Editoriali
    • 09 - 19 | 10 anni di?
    • Editoriale | Corpo
    • Editolriale | Relazione (?)
    • Editoriale | Strada
  • Numeri
    • V. Queer 19-22 >
      • Arte 22
      • Danza 21
      • Teatro 20
      • Teorie 19
    • IV. Tecnologia 18 >
      • Téchne e Arte
      • Téchne e Danza
      • Téchne e Teatro
    • III. Corpo 17 >
      • Corpo e Arte
      • Corpo e Danza
      • Corpo e Teatro
    • II. Relazione 16 >
      • Arte Relazionale
      • Danza di Comunità
      • Teatro Sociale
    • I. Strada 16 >
      • Street Art
      • Street Dance
      • Teatro di Strada
    • O. Start >
      • Speciale | La sottise
      • Speciale | Nicola Galli
      • Speciale | Vucciria Teatro
  • Queer
  • Contatti

Arte dionisiaca | Nietzsche sfocia in Freud     Dioniso : Es = Apollo : Io

6/8/2016

 

Distruggere..

Immagine
Nietzsche, partendo dall'antico concetto greco del "conosci te stesso" e "diventa ciò che sei" e portando tutto il sapere umano al livello psichico (scrisse infatti che «"conosci te stesso" è tutta la scienza.»), fu il precursore d'una epistemologia e gnoseologia naturalista della conoscenza umana, intesa come prodotto di capacità acquisite in modo evolutivo. Speculazione psico-filosofica che lo portò per primo a penetrare e descrivere i processi inconsci alla base e da cui emerge, come la cima d'un iceberg , la coscienza umana con le sue inclinazioni volitive e cognitive: «Secondo l'ambiente e le condizioni della nostra vita, un istinto emerge come il più stimato e dominante; in particolare, pensiero, volontà e sentimento si trasformano in suoi strumenti» Dalle teorie di Nietzsche, quindi, partirono linee di sviluppo che approdarono alla dottrina degli istinti di Freud e di Pareto ed al loro metodo di considerare il pensiero umano come un dispiegamento e prodotto di meccanismi istintuali. Attraverso il pensiero di Freud, il concetto di uomo e della sua personalità acquisisce una precisa connotazione in ambito filosofico. La grande rivoluzione da lui operata, nella civiltà e nella cultura contemporanea, riguarda essenzialmente il tentativo di indagare in maniera profonda l'enorme complessità dell'animo umano e in particolare le possibilità d'inganno o d'autoinganno della coscienza. Proprio la scoperta freudiana dell'inconscio - e di tutte le sue inevitabili conseguenze - ha determinato uno dei grandi travolgimenti cui il Novecento ha dovuto far fronte. Tramite la psicoanalisi, Freud ha proposto una nuova antropologia, in cui il soggetto non viene più considerato un essere esclusivamente razionale - come sostenuto dall'Idealismo e da Hegel - ma, piuttosto, un'entità caratterizzata anche da una dimensione puramente istintuale​. Proprio per questa ragione, Freud rientra tra quei maestri del sospetto - così denominati dal filosofo francese Paul Ricoeur insieme a Friedrich Nietzsche e Karl Marx. «Marx, Nietzsche e Freud: [...] questi tre maestri del sospetto non sono tre maestri di scetticismo. Certamente sono tre grandi "distruttori", e tuttavia anche questo non deve farci sentire perduti; la distruzione, dice Heidegger è un momento di una fondazione del tutto nuova. La "distruzione" dei mondi retrogradi è un compito positivo.

...per Conoscere...

Immagine
Nell'Introduzione alla psicanalisi Freud, nell'analizzare la psiche umana, isolerà due istanze del tutto affini alle caratteristiche delle due divinità greche prese in esame da Nietzsche. Di seguito le peculiarità di Apollo messe a confronto con le istanze psichiche dell'Io freudiano:

Questo sistema è rivolto verso il mondo esterno, fa da intermediario alle percezioni che ne provengono, e in esso sorge, nel corso del funzionamento, il fenomeno della coscienza. È l'organo sensorio dell'intero apparato, ricettivo del resto non solo agli eccitamenti provenienti dall'esterno, ma anche da quelli che provengono dall'interno della vita psichica. La concezione secondo cui l'Io è quella parte dell'Es che è stata modificata dalla vicinanza e dall'influsso del mondo esterno, non ha quasi bisogno di essere giustificata: è questa la parte predisposta per la ricezione degli stimoli e per la protezione degli stessi, paragonabile allo strato corticale di cui si circonda il grumo di materia vivente. Il rapporto con il mondo esterno è diventato decisivo per l'Io, il quale si è assunto il compito di rappresentarlo presso l'Es. 

Confrontando quanto Nietzsche dice di Apollo, e Freud intorno all'Io è facile riconoscere le affinità che intercorrono tra la figura del dio greco e l'istanza psichica. Il dio che è un organo sensorio, l'occhio che tutto vede, che conduce ciò che è esterno all'interno. Che proietta i contenuti psichici interni sullo schermo delle percezioni esterne. Nell'Io la pulsione si trasforma in rappresentazione, la media e sublimandola può trasformarla in arte. Rinuncia – sacrificio - soddisfacimento sostitutivo – riconciliazione - identificazione, sono esattamente gli stadi che dal rito di pubertà tribale e fino agli apici della civilizzazione e della religione portano il singolo a far parte della collettività, sia questa un clan selvaggio o l'ecumene cattolica che vuole abbracciare tutta l'umanità. Arte ed estasi religiosa si fondono nel nirvana della contemplazione in paradiso, meta estrema di qualsiasi sublimazione. Il veicolo è la fede che annette a se il rito tribale, si fonde con esso, ma anche lo sostituisce. L'Eucarestia, il pasto totemico dionisiaco, attraverso il veicolo della fede apollinea, distilla il rito tribale mantenendone il nucleo e lo espande in forma sublimata a tutta l'umanità attraverso il veicolo delle rappresentazioni figurate del dio delfico. Le parole di Freud a proposito dell'Io:

“...domina gli eccessi alla motilità, ma ha inserito tra bisogno e azione la dilatazione dell'attività del pensiero”. Il primo Io, “l'influsso persistente del mondo esterno” (supra) era stato dunque lo stregone, il rappresentante della generazione dei padri, che aveva indotto il bisogno (la pulsione) a fare pausa, a dilazionare l'azione e a rinunciarvi fino a che questa non avesse trovato il giusto canale per esprimersi. L'ultimo Io è il Cristo-Apollo, dio dell'ebrezza consumata attraverso la luce, la contemplazione, la fede e l'arte."


Nietzsche non conosceva ancora gli studi fatti dagli antropologi a cavallo del secolo, sul totemismo e i riti d'iniziazione tribale, ma aveva intuito perfettamente la nostalgia dei greci per i propri riti arcaici superati, il desiderio del brutto, che si manifestò cronologicamente prima, e il contenuto vitale immanente del pasto totemico, la prima rappresentazione tragica dell'umanità. Con la Nascita della tragedia si afferma che il brutto è antecedente il bello, che questa è la sola istanza autentica e non mediata e che, da lì era cominciato il lungo cammino verso la civiltà. Cosi facendo Nietzsche ci conferma quello che Erodoto ci aveva raccontato, e che dirà dopo di lui Freud: Apollo era venuto dopo Dionisio, come l'Io era venuto dopo l'Es. Quello che Freud definirà come le pulsioni e il loro destino.

...il Dolore.

Immagine
Una questione fondamentale è il rapporto del greco col dolore, il suo grado di sensibilità - questo rapporto rimase uguale a se stesso? Oppure si capovolse? - la questione se in realtà il desiderio sempre più forte di bellezza, di feste, di divertimenti, di culti nuovi non si sia sviluppato dalla mancanza, dalla privazione, dalla melanconia e dal dolore. Posto che proprio questo fosse vero […] da che cosa discenderebbe allora il desiderio opposto, che si manifestò cronologicamente prima, il desiderio del brutto, la buona e dura volontà, di pessimismo nel greco antico, di mito tragico, dell'immagine del terribile, il malvagio, l'enigmatico, il distruttivo e il fatale che si cela in fondo all'esistenza... Che cosa indica la sintesi di dio e capro nel satiro? Per quale esperienza interiore, obbedendo a quale impulso il greco dovè immaginare come satiro l'invasato uomo primordiale dionisiaco?

Lette le parole del filosofo, che sanciscono il primato dell'origine di Dionisio sul dio Apollo, vediamo ora cosa lo psicoanalista scriveva intorno l'istanza dell'Es 

"All'Es ci avviciniamo con paragoni: lo chiamiamo un caos. Un crogiolo di eccitamenti ribollenti. Ce lo rappresentiamo come aperto alle estremità verso il somatico, da cui accoglie i bisogni pulsionali, i quali trovano dunque nell'Es la loro espressione psichica, non sappiamo però in quale substrato. Attingendo alle pulsioni, l'Es si riempie di energia, ma non possiede un'organizzazione, non esprime una volontà unitaria, ma solo lo sforzo di ottenere soddisfacimento per i bisogni pulsionali nell'osservanza del principio di piacere. Le leggi del pensiero logico non valgono per i processi dell'Es, soprattutto non vale il principio di contraddizione. Impulsi contrari sussistono uno accanto all'altro, senza annullarsi o diminuirsi a vicenda; tutt'al più, sotto la dominante costrizione economica di scaricare energia, convergono in formazioni di compromesso, non conosce né giudizi di valore, quantitativo, strettamente connesso al principio di piacere, domina ivi tutti i processi. Investimenti pulsionali che esigono la scarica: a parer nostro nell'Es non c'è altro"

Questa descrizione è esattamente quello che corrisponde alla follia platonica e nietzschiana. Se torniamo alle parole di Nietzsche: “nello stato dionisiaco per contro l'intero sistema degli affetti è eccitato e potenziato, in modo che questo scarica in una volta tutti i suoi mezzi espressivi”, pare proprio che entrambi stiano parlando del medesimo argomento. Il “non esprime una volontà unitaria” di Freud era stato per contro “un sentimento mistico di unità” ovvero l'Es non tende alla coerenza con altre istanze psichiche descritte, l'Io e il Super Io. Per quello che riguarda la meta delle pulsioni provenienti da questa provincia psichica, quella scarica, l'Es freudiano ci pare molto coerente nel suo scopo. Se riesce a prescindere dalla funzione inibitoria delle altre istanze psichiche con cui deve condividere il dominio della personalità, una volta ottenuta la scarica “il senso mistico di unità” nietzschiano è esattamente quello che viene raggiunto: questo infatti è il momento dell'orgasmo, apice del fine dell'Es. Ma questa istanza, che Freud preferirà denominare “provincia psichica”, aveva anche incontrato la pulsione di morte e si era unita ad essa in un unico impasto: 

"Eros e pulsione di morte lottano in esso... Potremmo rappresentarci la situazione come se l'Es stesse sotto il dominio delle mute possenti pulsioni di morte, le quali cercano la pace e si sforzano di ridurre al silenzio, secondo l'indicazione del principio di piacere, l'Eros turbolento." ​

giovanni bertuccio

    Autore

    Giovanni Bertuccio

    Archivi

    Gennaio 2022
    Gennaio 2021
    Gennaio 2020
    Settembre 2019
    Marzo 2019
    Gennaio 2019
    Ottobre 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Gennaio 2018
    Marzo 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016

    Categorie

    Tutti
    Action Painting
    AIDS
    Anna Halprin
    ANNI NOVANTA
    Anni Sessanta
    Arnulf Rainer
    Art Brut
    Arte
    Arte Dei Folli
    ARTE E STRADA
    ARTE RELAZIONALE
    Azioni
    Bodyart
    CAMP
    Cibele
    CIRCO VERTIGO
    CLAUDIO ZANOTTO CONTINO
    COMPORTAMENTO
    COOPERATIVA ITALIANA ARTISTI
    Coreografi
    Corpo
    CORPO E TEATRO
    Cromosomi
    Cubo Teatro
    Danza
    DANZA CONTEMPORANEA
    Danza Di Comunità
    Danza Di Comunità
    DANZA URBANA
    DES Danza Educazione Società
    Drag
    EGRIBIANCODANZA
    FESTIVAL
    FLIC TEATRO
    Franca Zagatti
    Gender
    Genere
    Genetica
    GRAFFITISMO
    Graphic Novel
    Gunter Brus
    Hans Prinzhorn
    Hermann Nitsch
    Il Teatro Dell'altro
    Informale
    INTERPLAY FESTIVAL
    Interviste
    ITALIA
    Jean Claire
    Jean Dubuffet
    JEFF KOONS
    Judson Dance Theate
    Kunst Und Revolution
    LACAN
    La Nuova Drammaturgia Napoletana
    L'art Chez Les Fous
    Lesbismo
    Luca Silvestrini
    Malerei-Selbstbemalung-Selbstverstumme-lung
    Mario Mieli
    MICHEL FOUCAULT
    Monique Witting
    MOSTRE
    NATURA IN MOVIMENTO
    Nicola Galli
    NICOLAS BOURRIAUD
    NOVECENTO
    ORLAN
    Otto Muehl
    Otto Muhl
    Performance
    Pollock
    PROGETTO ORESTE
    Protein Dance Company
    PSICODRAMMA
    QUEER
    Queer E Arte
    Queer E Danza
    Queer E Teatro
    Registi
    Renato Barilli
    Riti Di Passaggio
    Riti Orgistici
    Rito E Danza
    RUDOLF LABAN
    SILVIA BATTAGLIO
    STRADA E ARTE
    STREET ART
    STREET DANCE
    Taurobolio
    Teatro
    TEATRO A CORTE
    Teatro Di Orge E Misteri
    TEATRO DI STRADA
    Teatro Sociale
    TECNOLOGIA
    TORINO
    TRACEY EMIN
    VUCCIRIA TEATRO
    Walter Benjamin
    Wiener Aktionisten
    Willi Ninja
    Wolfli

    Feed RSS


Foto

Art is Present 
Magazine d'Arte e Cultura
​Teatro e Danza. Queer

​
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torino n. 439 del 07 novembre 2016
Direttore Giovanni Bertuccio
​

email:

 info@artispresent.it

  • Home
  • Associazione
  • Perchè?
  • Hic et Nunc
    • Hofesh Shechter 21
    • Sidi Larbi Cherkaoui 99 | 19
    • #Pensierobimbo | Incanti 18
    • EgriBianco | Showcase 18
    • TST | Il Cielo su Torino 18
    • Perunteatrocontemporaneo16
  • Editoriali
    • 09 - 19 | 10 anni di?
    • Editoriale | Corpo
    • Editolriale | Relazione (?)
    • Editoriale | Strada
  • Numeri
    • V. Queer 19-22 >
      • Arte 22
      • Danza 21
      • Teatro 20
      • Teorie 19
    • IV. Tecnologia 18 >
      • Téchne e Arte
      • Téchne e Danza
      • Téchne e Teatro
    • III. Corpo 17 >
      • Corpo e Arte
      • Corpo e Danza
      • Corpo e Teatro
    • II. Relazione 16 >
      • Arte Relazionale
      • Danza di Comunità
      • Teatro Sociale
    • I. Strada 16 >
      • Street Art
      • Street Dance
      • Teatro di Strada
    • O. Start >
      • Speciale | La sottise
      • Speciale | Nicola Galli
      • Speciale | Vucciria Teatro
  • Queer
  • Contatti