DubuffetGià a partire dal 1945, Dubuffet è interessato ad un tipo di creazione anonima. Senza una denominazione precisa e per la quale, ancora, non aveva trovato una definizione. Sarà nel luglio dello stesso anno, nel coro dei suoi viaggi fra Francia e Svizzera, che Dubuffet codificherà le sue ricerche coniando il termine Art Brut.
Arnulf RainerL'Austria all'inizio degli anni cinquanta, si scandalizzò per il comportamento di un giovane artista, Arnulf Rainer. Fondatore di un gruppo effimero, lo Hundsgruppe (“Gruppo del cane”, 1950), si lasciava andare a discorsi aggressivi e non disdegnava l'abbaiare, tanto da suggerire accostamenti con le strategie sovversive dei cinici greci lasciandosi andare ad atti "amorali".
TeorieLa cultura “alta” definisce kitsch i nanetti da giardino, i falsi canali veneziani dei casino di Las vegas, le immaginette devoziona-
li, ovvero tutto ciò che fornisce al turista un'esperienza “estetica” eccezionale. E Kitsch è stata definita l'arte celebrativa delle dittatu re che definivano l'arte contemporanea come “degenerata”. Jean ClairJean Clair è il critico che ha analizzato meglio questo tipo di arte. Ha individuato il suo stare al centro entro qualcosa di sacro e di sacrilego, concedendole una sorta di potere catartico: quello di sublimare le molteplici sensazioni. I bisogni e i desideri che compongono le nostre vite individuali ed il nostro vivere associato, spesso in contrasto..
'80 | Art&AidsTra l'individualismo competitivo eletto a sistema e l'oscura consapevolezza del tabù occidentale della morte, gli anni Ottanta, sono stati fortemente contraddittori. Dal punto di vista artistico lo scenario si presenta contraddittorio: da un lato l'edonismo, dall'altro lo spettro dell'Aids.
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L'Art BrutSecondo i parametri della storia dell'arte, l'Art Brut precede il concetto stesso e la sua definizione. La nascita della nozione fu dunque postuma all'esistenza delle opere. Questo duplice paradosso era intrinsecamente legato al particolare concetto dell'Art Brut e, in sostanza, costituì il primo segno di una rottura nell'ambito culturale occidentale. Non poche collezioni, a partire dalla fine del XIX secolo, hanno raccolto le produzioni plastiche e letterarie degli alienati. La psichiatria era una disciplina ancora giovane, e l'arte dei folli suscitava interesse..
AktionismusGli anni Cinquanta sono il decennio delle performances, degli happenings, anni in cui si esplora lo spazio della comunicazione e si mettono in discussione i codici tradizionali con nuove proposte di comportamenti. Le neoavanguardie, non identificando più l’opera d’arte con il manufatto artistico, sperimentano nuovi modelli espressivi e spostano il proprio campo d'azione verso il corpo, conquistando spazio e tempo, coinvolgendo in maniera attiva lo spettatore mettendo in discussione le abituali categorie di percezione. In questo clima di apertura. l'avvento della videoarte muta radicalmente il panorama artistico internazionale..
kitschLa condizione senza la quale il kitsch non sarebbe possibile, è la completa disponibilità di una tradizione culturale matura delle cui scoperte, il kitsch possa approfittare. Da questa, il kitsch ricava dispositivi artifici, stratagemmi, pratiche, temi e li converte in sistema. Il Kitsch trae la propria linfa vitale, da questa riserva di esperienze accumulate. Carl Greenberg in Avanguardia e Kitch, conferma che solo quando è trascorso abbastanza tempo, il nuovo viene saccheggiato per dei “cocktails” che vengono poi annacquati e serviti come kitsch. Di solito non si sa bene se il kitsch è soltanto un brillante artificio o deve essere considerato uno stimolo critico..
CampL'elenco delle cose che Sontag definisce oggetto dello sguardo camp è indubbiamente eteregeneo e va dalle lampade di Tiffany a Beardsley, da il lago dei cigni e le opere di Bellini alle regie di visconti per Salomè. Il gusto camp nasce come segno di riconoscimento tra i membri di una élite intellettuale, così sicuri del loro gusto raffinato da poter decidere la redenzione del cattivo gusto di ieri, sulla base di un amore per l'innaturale e l'eccessivo. Il richiamo è al dandismo di Oscar Wilde secondo cui “essere naturali è un atteggiamento così difficile da mantenere”, come scrisse in Un marito ideale.
Regressione e AbbiettoPerché il 'socius' ha bisogno di ricorrere a questo espediente estetico quando il suo ordine non è più accettato consapevolmente, né nell'ambito religioso né nell'ambito politico? La risposta che possiamo dare, alla luce delle ricerche emerse, e che questo continuo correre verso un progresso che appare inarrestabile, ma sostanzialmente figlio degli ultimi sessanta anni, ha permesso che l'uomo credesse di appartenere solo al logos, al raziocinio, ad un ideale di pulizia e bellezza formale, in teoria; mentre nella pratica, come la società dei consumi ci insegna, sviluppa tutte quelle istanze che appartengono agli istinti, alle perversioni, al lato selvaggio ed animale..
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I FolliUna maggiore comprensione dell'arte, un mutato atteggiamento nei confron
ti della follia alimenta l'interesse per l'arte dei malati di mente. Dai folli ai marginali, ai balzani, agli ostinati, i disegni, i dipinti, i mosaici, gli oggetti e le costruzioni di chi considerato alienato. Arte, che dalla fine del XIX secolo, riempe non poche collezioni.. Hermann NitschSeguace dichiarato dell'opera totale e fondatore del Mysterien Theater, Nitsch utilizza per le sue azioni - simili a riti sacrificali con una forte componente blasfema - carcasse di animale sgozzati. La sua prima azione importante, Festa del Naturalismo psicofisico nel 1963, venne interrotta dall'intervento della polizia. Trasgredisce i tabù, provoca per scuotere una società che giudica oppressiva.
Jeff KoonsIspirata al consumismo e alla banalità della vita moderna, ma anche a temi dal forte impatto filosofico, l'arte di Koons è il tentativo di assecondare quella che, secondo l'artista, appare come la tendenza fondamentale della cultura e della società occidentale tra XX e XVI secolo, ovvero il superamento delle classi e, quindi dell'ingiustizia sociale.
ComportamentoNel corso del Novecento si è rinunciato al carattere definito proprio della psicologia tradizionale, se ne è adottato però uno ambiguo, espanso, stratificato, dalla identità incerta. In un certo senso trascendentale: il punto di vista attraverso il quale il lettore entra dentro la narrazione. Quali le ragioni del cambiamento di rotta?
'00 | MostreSembra che il rischio, la morte, il danno, la menomazione, la consapevolezza e l’esibizione dell’orrido, siano l’unico fattore di attrazione per una post-umanità sopraffatta dalla tecnologia. L’arte, come le vicende umane, cambia di continuo, cogliendo le contraddizioni dei nuovi scenari socio-politici che si configurano nel pianeta.
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