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​  Dubuffet 


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J. Dubuffet 1901-1985
Già a partire dal 1945,  Dubuffet è interessato ad un tipo di creazione anonima. Senza una denominazione precisa e per la quale, ancora, non aveva trovato una definizione. Sarà nel luglio dello stesso anno, nel coro dei suoi viaggi fra Francia e Svizzera, che Dubuffet codificherà le sue ricerche coniando il termine Art Brut.
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​Arnulf Rainer


Foto
A.R. | Senza titolo, 1978
L'Austria all'inizio degli anni cinquanta, si scandalizzò per il comportamento di un giovane artista, Arnulf Rainer. Fondatore di un gruppo effimero, lo Hundsgruppe (“Gruppo del cane”, 1950), si lasciava andare a discorsi aggressivi e non disdegnava l'abbaiare, tanto da suggerire accostamenti con le strategie sovversive dei cinici greci lasciandosi andare ad atti "amorali".
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Teorie


Foto
W. D. | Untitled (True Love), 2001
La cultura “alta” definisce kitsch i nanetti da giardino, i falsi canali veneziani dei casino di Las vegas, le immaginette devoziona-
li, ovvero tutto ciò che fornisce al turista un'esperienza “estetica” eccezionale. E Kitsch è stata definita l'arte celebrativa delle dittatu
re che definivano l'arte
 contemporanea come “degenerata”.
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Jean Clair


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Fuck face | jake&dinos Chapman, 1994
Jean Clair è il critico che ha analizzato meglio questo tipo di arte. Ha individuato il suo stare al centro entro qualcosa di sacro e di sacrilego, concedendole  una sorta di potere catartico: quello di sublimare le molteplici sensazioni. I bisogni e i desideri che compongono le  nostre vite individuali ed  il nostro vivere associato, spesso in contrasto.. 
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'80 | Art&Aids


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Untitled (Portrait of Ross in L.A.) | Felix Gonzalez-Torres, 1991
Tra l'individualismo competitivo eletto a sistema e l'oscura consapevolezza del tabù occidentale della morte, gli anni Ottanta, sono stati fortemente contraddittori. Dal punto di vista artistico lo scenario si presenta contraddittorio: da un lato l'edonismo, dall'altro lo spettro dell'Aids. 
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L'Art Brut


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Affluence, 1961
Secondo i parametri della storia dell'arte, l'Art Brut precede il concetto stesso e la sua definizione. La nascita della nozione fu dunque postuma all'esistenza delle opere. Questo duplice paradosso era intrinsecamente legato al particolare concetto dell'Art Brut e, in sostanza, costituì il primo segno di una rottura nell'ambito culturale occidentale. Non poche collezioni, a partire dalla fine del XIX secolo, hanno raccolto le produzioni plastiche e letterarie degli alienati. La psichiatria era una disciplina ancora giovane, e l'arte dei folli suscitava interesse..
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Aktionismus



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Günter Brus, Peter Weibel, Otto Muehl e Oswald Wiener | Kunst und Revolution, 1968
Gli anni Cinquanta sono il decennio delle performances, degli happenings, anni in cui si esplora lo spazio della comunicazione e si mettono in discussione i codici tradizionali con nuove proposte di comportamenti. Le neoavanguardie, non identificando più l’opera d’arte con il manufatto artistico, sperimentano nuovi modelli espressivi e spostano il proprio campo d'azione verso il corpo, conquistando spazio e tempo, coinvolgendo in maniera attiva lo spettatore mettendo in discussione le abituali categorie di percezione.​ In questo clima di apertura. l'avvento della videoarte muta radicalmente il panorama artistico internazionale..
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kitsch


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Jeff Koons | Michael Jackson and Bubbles, 1988
La condizione senza la quale il kitsch non sarebbe possibile, è la completa disponibilità di una tradizione culturale matura delle cui scoperte,  il kitsch possa approfittare. Da questa, il kitsch ricava dispositivi artifici, stratagemmi, pratiche, temi e li converte in sistema. Il Kitsch trae la propria linfa vitale, da questa riserva di esperienze accumulate. Carl Greenberg in Avanguardia e Kitch, conferma che solo quando è trascorso abbastanza tempo, il nuovo viene saccheggiato per dei “cocktails” che vengono poi annacquati e serviti come kitsch. Di solito non si sa bene se il kitsch è soltanto un brillante artificio o deve essere considerato uno stimolo critico..
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Camp


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J. K. | Michael Jackson and Bubbles, 1988
L'elenco delle cose che Sontag definisce oggetto dello sguardo camp è indubbiamente eteregeneo e va dalle lampade di Tiffany a Beardsley, da il lago dei cigni e le opere di Bellini alle regie di visconti per Salomè. Il gusto camp nasce come segno di riconoscimento tra i membri di una élite intellettuale, così sicuri del loro gusto raffinato da poter decidere la redenzione del cattivo gusto di ieri, sulla base di un amore per l'innaturale e l'eccessivo. Il richiamo è al dandismo di Oscar Wilde secondo cui “essere naturali è un atteggiamento così difficile da mantenere”, come scrisse in Un marito ideale.
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Regressione e Abbietto 


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Mixed bag | Paul McCarthy, 2019
Perché il 'socius' ha bisogno di ricorrere a questo espediente estetico quando il suo ordine non è più accettato consapevolmente, né nell'ambito religioso né nell'ambito politico? La risposta che possiamo dare, alla luce delle ricerche emerse, e che questo continuo correre verso un progresso che appare inarrestabile, ma sostanzialmente figlio degli ultimi sessanta anni, ha permesso che l'uomo credesse di appartenere solo al logos, al raziocinio, ad un ideale di pulizia e bellezza formale, in teoria; mentre nella pratica, come la società dei consumi ci insegna, sviluppa tutte quelle istanze che appartengono agli istinti, alle perversioni, al lato selvaggio ed animale..
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I Folli


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Ted Gordon, 1981
Una maggiore comprensione dell'arte, un mutato atteggiamento nei confron
ti della
follia alimenta l'interesse per l'arte dei malati di mente. Dai folli ai marginali, ai balzani, agli ostinati, i disegni, i dipinti,  i mosaici, gli oggetti e le costruzioni di chi considerato alienato. Arte, che dalla fine del XIX secolo, riempe non poche collezioni..
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 Hermann Nitsch


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H. N. | Action no. 35, 1970
Seguace dichiarato dell'opera totale e fondatore del Mysterien Theater, Nitsch utilizza per le sue azioni - simili a riti sacrificali con una forte componente  blasfema - carcasse di animale sgozzati. La sua prima azione importante, Festa del Naturalismo psicofisico nel 1963,  venne interrotta dall'intervento della polizia. Trasgredisce i tabù, provoca per scuotere una società che giudica oppressiva.
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Jeff Koons


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J.k. 2019 con Rabbit, 1986
Ispirata al consumismo e alla banalità della vita moderna, ma anche a temi dal forte impatto filosofico, l'arte di Koons è il tentativo di assecondare quella che, secondo l'artista, appare come la tendenza fondamentale della cultura e della società occidentale tra XX e XVI secolo, ovvero il superamento delle classi e, quindi dell'ingiustizia sociale.
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Comportamento


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Sarah Lucas, Yoko, 2015 Ph Julian Simmons
Nel corso del Novecento si è rinunciato al carattere definito proprio della psicologia tradizionale, se ne è adottato però uno ambiguo, espanso, stratificato, dalla identità incerta. In un certo senso trascendentale: il punto di vista attraverso  il quale il lettore entra dentro la narrazione. Quali le ragioni del cambiamento di rotta?
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'00 | Mostre


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Zhang Huan | 65KG, performance, 1994
Sembra che il rischio, la morte, il danno, la menomazione, la consapevolezza e l’esibizione dell’orrido, siano l’unico fattore di attrazione per una post-umanità sopraffatta dalla tecnologia. L’arte, come le vicende umane, cambia di continuo, cogliendo le contraddizioni dei nuovi scenari socio-politici che si configurano nel pianeta.
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Art is Present | la Voce dell'Arte
Magazine d'Arte e Cultura. Teatro e Danza. Queer

​
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torino n. 439 del 07 novembre 2016
Direttore Giovanni Bertuccio



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   info@artispresent.it
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