ART IS PRESENT
  • Home
  • Associazione
  • Perchè?
  • Hic et Nunc
    • Hofesh Shechter 21
    • Sidi Larbi Cherkaoui 99 | 19
    • #Pensierobimbo | Incanti 18
    • EgriBianco | Showcase 18
    • TST | Il Cielo su Torino 18
    • Perunteatrocontemporaneo16
  • Editoriali
    • 09 - 19 | 10 anni di?
    • Editoriale | Corpo
    • Editolriale | Relazione (?)
    • Editoriale | Strada
  • Numeri
    • VI. Origini 25 >
      • Arte '25
      • Danza '25
    • V. Queer 19-22 >
      • Arte 22
      • Danza 21
      • Teatro 20
      • Teorie 19
    • IV. Tecnologia 18 >
      • Téchne e Arte
      • Téchne e Danza
      • Téchne e Teatro
    • III. Corpo 17 >
      • Corpo e Arte
      • Corpo e Danza
      • Corpo e Teatro
    • II. Relazione 16 >
      • Arte Relazionale
      • Danza di Comunità
      • Teatro Sociale
    • I. Strada 16 >
      • Street Art
      • Street Dance
      • Teatro di Strada
    • O. Start >
      • Speciale | La sottise
      • Speciale | Nicola Galli
      • Speciale | Vucciria Teatro
  • Queer
  • Contatti

Origini
danza


Foto
Atlantide e le Esperidi, 1925 John Singer Sargent

Mitologema


​Il mitologema è il modello archetipo che, arricchito da elementi propri di una cultura, dà origine al Mito. E attraverso l'elaborazione di miti sull'origine del cosmo, i popoli antichi realizzavano un modello sul quale ri-creare ogni loro azione. Il Creato, rappresentava  l'archetipo di ogni azione creativa dell'uomo, e creare implica, sempre, un surplus di realtà.
Foto
Danza rituale dal Benin Voodoo Festival | ph Pixa Bay

danze rituali


​La danza rituale rappresentava il legame tra la terra e il cielo tra l'uomo e le forze cosmiche. Tra l'uno e il tutto. Se il pittore paleolitico creava quasi esclusivamente immagini votive allo scopo di ottenere degli effetti magici, il danzatore, da solo era sufficiente ad ottenere lo stesso risultato senza bisogno di doversi rappresentare. La danza, ritmo e variazioni, nel suo valore rituale, diviene simbolo della forza creatrice che regola le manifestazioni cicliche della vita e della natura. I primitivi ballavano per festeggiare ma anche per ringraziare.
Foto
Uomo vitruviano | Leonardo da Vinci, 1490 ca

cosmicorpo


​Era attraverso il corpo che i nostri antenati facevano conoscenza ed esperienza del mondo. Arte e magia, gioco e rito, conosciuto e sconosciuto, mito e “storia” non erano categorie distinte dal corpo e dall’esperienza quotidiana. Rappresentavano elementi culturali ancora uniti fra loro e davano vita ad esperienze non più concesse all'uomo di oggi. Riscopriamole!
continua
continua
continua
Foto
Maschera Dan

Maschere


​Jean Laude ha evidenziato come la maschera sia comparsa in tempi antichi, nel momento in cui i popoli, stabilizzandosi, divengono agricoltori. Il suo uso è stato quindi correlato alle cerimonie rituali di tipo agrario (la semina e la mietitura) e a quelle iniziatiche e funerarie, ponendo la maschera quale strumento di comunicazione con il mondo in-visibile. La maschera così diventa viva.
Foto
Komos | Anfora a figure nere, ca. 560 a.C.

danze orgiastiche


​​Il potenziale magico si esprime anche in riti orgiastici. Nel canto e nella danza l'uomo si scopre membro di una comunità superiore e anche in lui risuona qualcosa di soprannaturale. A questo proposito, perché più vicini a noi, non possiamo tralasciare i riti celebrati nella Grecia arcaica durante le processioni dionisiache. Il Dio, divenuto maschio, nel passaggio al patriarcato, incarnava ora la fecondità della terra, simbologie che in tempi ancora più antichi, abbiamo visto far parte dei riti riservati alla Grande Madre. 
Foto
Marionette Africane

marionette


​Anche le marionette rivestono un ruolo importante nelle cerimonie rituali,  soprattutto in quelle che prevedono una comunicazione diretta con gli antenati. Rivelazione, iniziazione e sacrificio sono temi insiti, non solo nella danza e nell'uso della maschera, ma anche nell'origine mitica della marionetta, alla quale il danzatore mascherato è incredibilmente somigliante.
continua
continua
continua
Foto
Arte rupestre | Valcamonica, Brescia, Italia

labirinto


​​Il labirinto è stato espresso attraverso l'immagine della spirale che si espande, dal centro verso l'esterno, e si contrae nel senso inverso simboleggiando la graduale trasformazione che occorre per penetrare nella sfera del magico e del sacro. Espresso attraverso forme legate alle singole culture, non ne ha alterato, pero, il significato originale.
Foto
The Harem Dancer | Sandor Alexander Svoboda, 1896 ca

danza del ventre


​La danza orientale nacque dai rituali di fertilità legati al culto della Dea Madre, un rito mesopotamico pre-islamico sviluppatosi nel 4.500 a.C. Con grande probabilità questa danza fu, in origine, un rituale tra donne, una danza sacra delle donne per le donne, che celebrava - attraverso movimenti che imitavano il parto e l’atto sessuale - la fertilità e il potere femminile nelle antiche società matriarcali del mondo arabo. Per questo, molti degli stili di questa danza venivano praticati esclusivamente dalle donne. 
Foto
Beauties of Lucknow | Darogah Abbas Ali,1874

devadasi


​Già nel terzo secolo d.c. è documentata in India l'esistenza di devadasi, danzatrici che sin dall' infanzia andavano a vivere nei templi e qui apprendevano la danza sacra e le arti erotiche. È proprio alla loro danza che risalgono i cinque stili della danza classica femminile: bharatanatyam, Kathak, Kukhipudi, Odissi e Mohiniyattam.
continua
continua
continua
Foto
Danza del matrimonio contadino | Pieter Bruegel, 1607

danza
​popolare


​Nel medioevo, circa 1/3 dell'anno veniva celebrato sotto forma di giorni festivi. A partire dalla seconda metà del XIII secolo però, la vittoria del lavoro sul tempo libero, diventata irreversibile, innesca il processo di razionalizzazione, che ha inizio proprio a partire dall'imposizione di una religione. ​La festa è uno spazio per la preghiera o per la danza? 
Foto
Danse real | Anonimo francese del XIII secolo

cristianesimo ! ​Medioevo


​È a partire dal XII secolo che si avvisano i primi sentori dell'individualità moderna. È un passaggio cruciale, l'inizio dell'età moderna, poiché vede sia nel mondo laico, sia in quello religioso, il consolidarsi della ragione come strumento per la mappatura del mondo e dell'uomo. È questo il tradimento che la danza ha subito da parte dell'Occidente: il processo di mortificazione del corpo. Simbolo di un'animalità che, non potendo essere eliminata, dovrà essere circoscritta, la danza perderà, nella razionalità occidentale, la sua polisemia.
Foto
Peccato | Iconologia | Cesare Ripa Perugina, 1613

danza e
​peccato


​Uno degli strumenti più utilizzati, da parte della Chiesa, per difendere la supremazia della ragione, è la categoria del peccato. Paradigma che spiega il mondo attraverso il sistema di colpe e punizioni. L'istituzione del peccato interpreta il corpo, come canali attraverso cui il mondo, sollecita le forze oscure dell'inconscio, di cui la danza ne è la manifestazione esteriore. 
continua
continua
continua
Foto
Gagliarda | pannello con Antioco e Stratonice | Siena, XV secolo

danze
​lecite


​Nella  riflessione ecclesiastica, le danze che non sono rivolte a un vasto pubblico, quelle in cui cioè la speculazione non ha preoccupazioni pastorali, non vengono demonizzate e l'uomo può sperimentare col corpo, senza imbattersi nel peccato. ​Lontane dalle cattive intenzioni delle danze popolari, i nuovi giochi spirituali esprimevano il puro atto del danzare. 
Foto
Ballo alla corte di Enrico III di Francia, 1575-1600

cristianesimo ! ​rinascimento


​Se nel Medioevo, la Chiesa ha preparato il terreno, è durante il Rinascimento che attua la separazione della danza dal mondo simbolico dal quale proveniva. Tra i secoli XV e XVII, la danza, perso il legame con le attività psicofisiche e sociali, sarà sottoposta al vaglio di categorie binarie: bene/male spirito/corpo, sacro/profano, promuovendo il gesto, ora strumento della ritualità quotidiana, a disciplinatore dell'anima. Il mondo, da questo momento della storia dell'uomo, non sarà più esperito, bensì studiato. ​ E dal primato dei sensi, si affermò, in una sorta di patto fra laicità e clero, la supremazia della mente.
Foto
The Ball at the Court | Maarten Pepyn, 1604

danza
​cortese


E' all'ambiente di Corte che dobbiamo la trasformazione della danza in arte. Il percorso è stato indagato, da alcuni studiosi, solo nei suoi aspetti formali. Ignorando le implicazioni della sua codificazione, il suo ruolo all'interno delle manifestazioni rituali della società. La storia dell'arte della danza, ha inizio con la prima trattatistica nel XVI secolo.
continua
continua
continua

Foto

Art is Present 
Magazine d'Arte e Cultura
​Teatro e Danza. Queer

​
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torino n. 439 del 07 novembre 2016
Direttore Giovanni Bertuccio
​

email:

 [email protected]

  • Home
  • Associazione
  • Perchè?
  • Hic et Nunc
    • Hofesh Shechter 21
    • Sidi Larbi Cherkaoui 99 | 19
    • #Pensierobimbo | Incanti 18
    • EgriBianco | Showcase 18
    • TST | Il Cielo su Torino 18
    • Perunteatrocontemporaneo16
  • Editoriali
    • 09 - 19 | 10 anni di?
    • Editoriale | Corpo
    • Editolriale | Relazione (?)
    • Editoriale | Strada
  • Numeri
    • VI. Origini 25 >
      • Arte '25
      • Danza '25
    • V. Queer 19-22 >
      • Arte 22
      • Danza 21
      • Teatro 20
      • Teorie 19
    • IV. Tecnologia 18 >
      • Téchne e Arte
      • Téchne e Danza
      • Téchne e Teatro
    • III. Corpo 17 >
      • Corpo e Arte
      • Corpo e Danza
      • Corpo e Teatro
    • II. Relazione 16 >
      • Arte Relazionale
      • Danza di Comunità
      • Teatro Sociale
    • I. Strada 16 >
      • Street Art
      • Street Dance
      • Teatro di Strada
    • O. Start >
      • Speciale | La sottise
      • Speciale | Nicola Galli
      • Speciale | Vucciria Teatro
  • Queer
  • Contatti